Covid: niente quarta dose a chi si è infettato dopo la terza

Lo prevede ministero della Salute, Aifa, Istituto superiore di sanità e Consiglio superiore di sanità, che indicano anche le modalità di somministrazione del secondo booster

Vaccino Covid

Vaccino Covid

L'indicazione per la quarta dose di vaccino anti-Covid, che in Italia verrà prevista per over 80, ospiti delle Rsa e fragili dai 60 ai 79 anni, "al momento non si applica ai soggetti che hanno contratto l'infezione da Sars-CoV-2 successivamente alla prima dose di richiamo". Lo precisa la nota di ministero della Salute, Aifa, Istituto superiore di sanità e Consiglio superiore di sanità, che indica anche le modalità di somministrazione del secondo booster di vaccini a mRna, dopo il pronunciamento di Ema ed Ecdc e la riunione della Cts di Aifa.

Si ribadisce inoltre "la priorità di mettere in massima protezione tutti i soggetti che non hanno ancora ricevuto la prima dose di richiamo, e per i quali la stessa è già stata raccomandata - prosegue la nota - e di promuovere, richiamandone l'assoluta importanza, la somministrazione della quarta dose vaccinale in tutti i soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici, e ai soggetti sottoposti a trapianto di organo solido. Si ricorda che per quest'ultima categoria la somministrazione della quarta dose deve essere considerata equivalente a una dose di richiamo, consistendo il ciclo di vaccinazione primaria di tre dosi".

Nella comunicazione si allega quindi l'elenco delle condizioni "di elevata fragilità" in presenza delle quali è indicata una quarta dose di vaccino anti-Covid anche dai 60 ai 79 anni. Una lista che, si precisa, potrà essere aggiornata sulla base delle evidenze disponibili. Ecco la lista completa

  • Malattie respiratorie: fibrosi polmonare idiopatica, malattie respiratorie che necessitino di ossigenoterapia.
  • Malattie cardiocircolatorie: scompenso cardiaco in classe avanzata (III - IV NYHA), pazienti post-shock cardiogeno.
  • Malattie neurologiche: sclerosi laterale amiotrofica e altre malattie del motoneurone, sclerosi multipla, distrofia muscolare, paralisi cerebrali infantili, miastenia gravis, patologie neurologiche disimmuni.
  • Diabete/altre endocrinopatie severe: diabete di tipo 1, diabete di tipo 2 in terapia con almeno 2 farmaci per il diabete o con complicanze, morbo di Addison, panipopituitarismo.
  • Malattie epatiche: cirrosi epatica.
  • Malattie cerebrovascolari: evento ischemico-emorragico cerebrale con compromissione dell'autonomia neurologica e cognitiva, stroke nel 2020-21, stroke antecedente al 2020 con ranking maggiore o uguale a 3. 
  • Emoglobinopatie: talassemia major, anemia a cellule falciformi, altre anemie gravi.
  • Altro patologie quali: fibrosi cistica, sindrome di Down, grave obesità (Bmi maggiore di 35). Disabilità (fisica, sensoriale, intellettiva e psichica): disabili gravi ai sensi della legge 104/1992 articolo 3 comma 3.