Niente quarantena per i vaccinati con tre dosi e super Green pass al lavoro: cosa cambia

Le Regioni chiedono nuove regole per l'isolamento. Dopo la riunione del Cts, la Cabina di regia col premier Draghi. Al termine possibile un Consiglio dei ministri

Dal 10 gennaio si inaspriscono le regole per i non vaccinati

Dal 10 gennaio si inaspriscono le regole per i non vaccinati

Roma, 29 dicembre 2021 - La variante Omicron imprime una accelerazione senza freni alla diffusione da pandemia da Covid a livello mondiale. Ieri Italia, Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna hanno registrato il record assoluto di contagi. Nel nostro Paese sono state rilevate 78.313 positività, in Gran Bretagna 128.471, in Francia 179.807 e negli Stati Uniti addirittura 512.533. Anche in Grecia si è registrato il numero più alto di casi dall'inizio della pandemia: 21.657, un dato decisamente inferiore rispetto a quelli delle nazioni già citate, ma che diventa impressionante se si pensa che è più del doppio di quello rilevato nel Paese ellenico il giorno precedente. Di fronte a simili numeri, la sezione europea dell'Organizzazione mondiale della sanità ha lanciato un nuovo monito affinché i governi adottino la massima prudenza, in quanto la rapida diffusione della variante provocherà "un gran numero di ricoveri", nonostante si stia rivelando leggermente meno pericolosa della Delta.

E proprio per questo motivo oggi c'è stata una nuova riunione del Comitato tecnico scientifico, chiamato a decidere eventuali modifiche ai tempi della quarantena, in particolare per i vaccinati venuti a contatto con positivi. Il dibattito negli ultimi giorni si è fatto rovente, con le Regioni che chiedono di azzerare l'isolamento per chi ha ricevuto tre dosi di vaccino. Sempre i governatori spingono affinché il governo introduca il super Green pass sui luoghi di lavoro. Al termine dell'incontro fra gli esperti, la Cabina di regia presieduta dal premier Mario Draghi con i capidelegazione della maggioranza. A seguire potrebbe tenersi un Consiglio dei ministri: sul tavolo eventuali nuove misure restrittive.

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La linea dei governatori

Conferenza delle Regioni. La linea dei governatori, a fronte della stima di 2,5 milioni di italiani in isolamento, è chiara: "Basta quarantena per i contatti dei positivi, bisogna cambiare le regole al più presto prima che si blocchi un intero Paese. La quarantena andrebbe ridotta o tolta soprattutto per quelli che hanno la terza dose. Dobbiamo garantire la sicurezza sanitaria, ma al contempo non bisogna bloccare l'Italia. La risposta al Covid si deve adeguare al mutare della aggressione del virus, così come in questi due anni è sempre avvenuto".

Le richieste al Cts

I governatori inviano un documento al Cts che contiene una serie di richieste sulla gestione dell'autoisolamento: azzeramento della quarantena, ma obbligo di mascherine Ffp2 e autosorveglianza per le persone che hanno copertura vaccinale completa, booster compreso, e un tempo di 5 giorni per chi ha già ricevuto due dosi. Modifiche che, spiegano i presidenti delle Regioni, sono necessarie alla luce di uno stravolgimento del sistema di contact tracing, saltato in diversi territori. È certo invece che resterà di dieci giorni il periodo di isolamento obbligatorio per i non vaccinati.

La quarantena

Le regole
Le regole

Attualmente la quarantena per un vaccinato venuto in contatto con un positivo è di 7 giorni (10 giorni per i non vaccinati). Ma appunto c’è chi spinge per abolirla per chi ha fatto terza dose.

Ridefinire i "contatti stretti"

Allo studio anche l'eventuale revisione dei criteri di definizione del "contatto stretto" contenuti nella circolare del Ministero dell'agosto scorso. In quel documento si specifica che di fronte a un "basso rischio", la quarantena può essere revocata a seguito di test antigenico o molecolare negativo in assenza di sintomi.

Mascherine Ffp2

Tra i temi da anche quello dei prezzi calmierati per le mascherine Ffp2 (obbligatorie sui mezzi pubblici, nei cinema, teatri e altri luoghi) , il cui costo potrebbe aggirarsi intorno a un euro.

Fronte scuola

Una nuova stretta potrebbe arrivare proprio sulla gestione dei contagi in classe. Non è escluso che, a fronte dei numeri in ascesa dei positivi, si torni a prendere in considerazione da gennaio la proposta di prevedere la quarantena per un'intera classe nel caso di un solo alunno positivo (al momento l'isolamento per tutti scatta con tre contagi).

Obbligo vaccinale e super Green pass

Aumenta anche il fronte dei favorevoli all'obbligatorietà del vaccino anche per altre categorie di lavoratori, dopo sanitari, insegnanti e forze dell'ordine. "Il governo è ancora in tempo per introdurlo", insiste il presidente di Confindustria Carlo Bonomi. E il ministro per la Funzione pubblica Brunetta auspica "un super Green pass per tutto il mondo del lavoro, pubblico, privato e autonomo".

Lockdown per i no vax

Ormai "bisogna valutare misure più restrittive come l'obbligo vaccinale" o "l'ipotesi di limitare la circolazione delle persone che non hanno la protezione, che rischiano di mettere sotto pressione il sistema sanitario", le parole del ministro per il Lavoro, Andrea Orlando, che rilancia sull'alternativa all'obbligo, ovvero il lockdown dei no vax. Su quest'ultimo aspetto anche il governatore toscano Giani ha lanciato un appello al governo.

Nuovo decreto Covid: feste all'aperto vietate, Ffp2 sui mezzi e durata green pass / PDF

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