Primo maggio 2015 e Expo, Milano devastata dalla furia dei black block

In occasione dell'Esposizione universale si scatena la violenza dei NoExpo. Ore di battaglia nelle strade del centro tra saccheggi e distruzioni

Guerriglia e disordini nel corteo No Expo

Guerriglia e disordini nel corteo No Expo

Il primo maggio del 2015 per Milano doveva essere una grande festa: veniva inaugurato Expo, l'occasione di Milano di mostrarsi al mondo. E invece fu una giornata di guerriglia come non si vedeva dagli anni caldi della protesta extraparlamentare. I segnali non mancavano, anche il commissario unico di Expo Spa Giuseppe aveva espresso la sua preoccupazione il 29 aprile del 2015.  Il movimento non Expo prometteva proteste ma parallelamente a un legittimo gruppo di civile dissenso, covava il fuoco della ciurmaglia quella che  poi tutti hanno semplificato in black block. E insieme ai ragazzi in nero rullavano i tamburi di guerra di  bande di violenti nostrani: c'erano lupi sciolti e piccoli gruppi della galassia anarchica che quel 1° maggio volevano fosse la festa della violenza urbana. Devastazione doveva essere e devastazione fecero in centro a Milano: scontri con le forze dell'ordine, vetrine distrutte, banche assaltate, auto bruciate, grandi firme saccheggiate, poliziotti picchiati. Quel primo maggio 2015 è stata una giornata tra le peggiori e più nere degli ultimi anni  per Milano e per i milanesi. Un pomeriggio di guerriglia urbana. Noi de Il Giorno seguimmo in tempo reale con l'informazione online quanto stava accadendo e realizzammo anche un'edizione speciale del giornale cartaceo. A sei anni da quel 1° maggio vogliamo riproporvi quanto accadde attraverso articoli, fotogallery e video di un giorno che avrebbe dovuto essere solo di festa, 

La cronaca integrale di quel giorno è tutta in questo articolo:  Il corteo non sfila come ogni anno per le vie del centro. Per ragioni di sicurezza, infatti, è stato deviato in via De Amicis, via Carducci e passando per piazzale Cadorna terminerà in via Pagano, dove si ricongiungerà con la manifestazione indetta dai sindacati di base Cub contro Expo. Il timore, che risulterà vero,  è che centinaia di manifestanti stranieri che sono giunti a Milano diano vita a violenze e danneggiamenti nel centro della città. Per questo motivo lungo tutto il percorso ma anche in alcune zone strategiche il dispiegamento di forze dell'ordine è imponente. Tutte le vie che intersecano il percorso del corteo e conducono verso le zone centrali sono state transennate dalle forze dell'ordine e, in quelle più larghe, sono state anche anche posizionate cancellate mobili.Alle 15 da piazza XXIV Maggio  è parttito il corteo della  May Day con bande e formazioni musicali di tutta Europa che protestano contro l'Expoi. Presenti anche diversi gruppi di antagonisti e anarchici provenienti da tutta Europa.  Ma anche una pettorina con la scritta "Legal Team Europa" e un numero di telefono che i manifestanti "potranno chiamare in caso di bisogno". Tra gli avvocati in piazza, di cui alcuni difendono già degli antagonisti, spiegano che la squadra europea di legali serve a garantire "il libero diritto di esercizio di manifestare".

La furia

La testa del corteo è guidata da una banda che suona Bella ciao e da un gruppo di clown che ironizzano sul tema dell'esposizione. I NoTav e gli antagonisti si trovano invece al centro del corteo e un gruppo di loro, verso le 16, ha già iniziato a lasciare la propria firma sulle facciate dei palazzi e sulle vetrine delle banche incontrate sul percorso. Accesi alcuni fumogeni all'ingresso di via De Amicis. Poi inizia una vera guerriglia urbana con arresti tra i  manifestanti  e feriti tra le forze dell'ordine.  In corso Magenta è scoppiato il caos. Manifestanti incappucciati hanno cominciato a divellere cassonetti, fioriere, pali stradali. Poi hanno lanciato bombe carta, prima contro vetture parcheggiate alcune delle quali hanno preso fuoco, poi nei negozi e nei box dai quali si sono alzate alte colonne di fumo. Proprio qui il corteo si è così spezzato a metà, la prima parte ha proseguito verso zona Pagano, un'altra è rimasta bloccata in via Carducci.  A fuoco automobili e negozi e la filiale della Bnl in piazza Virgilio . I black block hanno preso di mira le auto di lusso: Bmw Mercedes e Audi. Petardi e bombe carta sono esplose tra via Boccaccio e piazza Virgilio.  La polizia in tenuta antisommossa ha cercato di isolare la coda del corteo senza riuscirci. Gli antagonisti sono arretrati in via Vincenzo Monti e dopo aver lanciato fumogeni e razzetti anche all'altezza degli appartamenti delle case ai primi piani, si sono dispersi nelle vie circostanti. Alcune centinaia hanno proseguito il loro corteo in zona Pagano e sulla loro strada hanno distrutto quasi tutto ciò che incontravano. Via Pallavicino e via Guido d'Arezzo sono state ridotte un campo di battaglia, con macerie, vestiti e caschi lasciati, bastoni, maschere anti gas e fumogeni abbandonati dai manifestanti che si sono cambiati i vestiti evidentemente per evitare di essere identificati. Una zona totalmente sconvolta.

In piazza Resistenza partigiana manifestanti, vestiti di nero con il volto coperto, hanno lanciato alcuni petardi oltre le reti di protezione che bloccavano la via, dietro le quali era schierata la polizia. Gli agenti in tenuta anti sommossa hanno risposto azionando gli idranti.  Alcuni antagonisti hanno rotto un marciapiede in via De Amicis, muniti di martelli, per armarsi di sanpietrini che hanno poi lanciato contro alcune vetrine danneggiandole. Poi è stato il turno di via carducci presa d'assalto di black bloc. Colpita anche la sede dell'Enel. Poi, dopo le 18, la violenza scema, i vandali fuggono, undici persone sono in ospedale, la poliza riesce ad arrestare una dozzina di violenti e i milanesi scendono in strada per ripulire la loro città .

 

Le fotografie

Il corteo dei No Expo

Auto e negozi devastati

Devastazioni in città

L'aggressione al poliziotto

No Expo, imbrattate le vetrine delle banche

 

Gli articoli

No Expo', guerriglia a Milano: bombe carta, molotov e barricate. Auto e negozi in fiamme

Picchiò poliziotto durante gli scontri NoExpo: chiesto rinvio a giudizio per l'antagonista

No Expo', guerriglia a Milano: indagini sul supporto degli anarco-autonomisti ai black bloc