Ponte Immacolata 2022: oltre 12 milioni di italiani in viaggio. L'identikit del turista

Un'indagine accende i riflettori sulle scelte per questi giorni di vacanza: pesano anche caro bollette e inflazione

Saranno 12 milioni 183mila gli italiani che si metteranno in viaggio in occasione del lungo ponte del 8 dicembre secondo l'indagine di Federalberghi. Cifre che movimenteranno un giro d'affari complessivo di 4,14 miliardi di euro, per una spesa media pro capite di 435 euro. Ma qual è l'identikit del turista che ha deciso di partire per una vacanza di qualche giorno all'inizio del mese che porterà alle feste? Il nostro italiano viaggiatore dell'Immacolata (o di Sant'Ambrogio, se milanese) ricomincia a prenotare con largo anticipo, sceglie rigorosamente di viaggiare in Italia e nella maggioranza dei casi nella propria regione, è parsimonioso nello shopping e ha come priorità nella motivazione della propria vacanza il relax, la buona compagnia, le visite nei patrimoni naturali e paesaggistici e nelle città d'arte del Belpaese.

I committenti dell'indagine

L'indagine è stata realizzata da Federalberghi, con il supporto tecnico dell'Istituto Acs Marketing Solutions. Le interviste sono state effettuate tra il 23 e il 28 novembre 2022 su un campione rappresentativo di oltre 3mila individui. Il giro d'affari si attesterà a 4,14 miliardi di euro per una spesa media pro capite di 435 euro. "Grazie a un calendario favorevole, con la festività dell'8 dicembre che cade nella giornata di giovedì molti italiani potranno concedersi una meritata vacanza. Ma il ponte dell'Immacolata è importante per tutta la comunità, perché genera un contributo importante per lo sviluppo del Pil e dell'occupazione", ha dichiarato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, a commento dei risultati della ricerca.

Le scelte dei viaggiatori 

Il 94,1 per cento dei nostri viaggiatori (contro il 92,3% dello scorso anno) resterà nel Belpaese mentre solo il 5,9% andrà all'estero (contro il 7,7% del 2021). Inoltre, il 70,2% di chi resterà in Italia, si muoverà nella stessa regione di residenza. Chi resterà in Italia sceglierà in primis la montagna (28,5%) le città d'arte (27,8%), e le località di mare (13,1%). Seguono poi i laghi (5,3%) e le località termali (5%). Per chi andrà all'estero, le mete più ambite saranno le grandi capitali europee (76,5%). L'81,3% degli intervistati dichiara che le proprie decisioni sono state influenzate dall'inflazione e dal caro bollette. Altrettanto rilevante (79,8% dei casi) il conflitto in Ucraina. La ricerca del relax è il movente che spinge la maggior parte degli italiani (63,1%) a concedersi una vacanza in questo ponte. Al secondo posto in classifica (29,1%) è il desiderio di ricongiungersi con i propri familiari, seguito dalla voglia di divertimento (22,7%).

Mete e sistemazioni

La casa di parenti e amici (33,4%), insieme ad alberghi e villaggi turistici (28,9%) sarà l'alloggio prescelto dalla maggior parte dei vacanzieri; a seguire e, ben distanziati, i bed & breakfast (14,4%), le case di proprietà (9,2%), gli agriturismi (3,6%) e il soggiorno in appartamenti in locazione breve (2,2%). La durata media del soggiorno sarà di 3,5 notti trascorse fuori casa.

Quanto si spenderà

La spesa media, comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti, si attesterà sui 435 euro a persona (407 euro per chi trascorrerà la vacanza in Italia e 785 per ci andrà all'estero). Come di consueto, la spesa dei turisti si distribuisce su tutte le componenti della filiera: il 29,6% del budget è destinato ai pasti, il 27,1% al pernottamento, il 22,3% ai viaggi e il 13,9% allo shopping. Il 43,4% intervistati dichiara di contattare direttamente l'hotel per prenotare il proprio soggiorno (mediante il sito internet della struttura ricettiva, la posta elettronica o il telefono) mentre il 44,6% effettuerà la prenotazione tramite i portali.

Italiani turisti previdenti

In occasione di questo 8 dicembre si è riscontrato un comportamento molto determinato sulle prenotazioni che sono state effettuate con largo anticipo: il 35,2% ha prenotato tre settimane prima e quasi un 30% ha prenotato con un mese di anticipo.