Ponte San Michele, ecco il cronoprogramma per riaprirlo

Ferrovie, Rfi e Ministero provano a fissare i tempi: entro primavera del 2019 ok al transito per pedoni e bici. Per treni e mezzi a motore se ne riparla nel 2020

Il ponte San Michele di Paderno chiuso

Il ponte San Michele di Paderno chiuso

Milano, 11 ottobre 2018 - Massimo impegno da parte di FS italiane, attraverso la controllata Rete Ferroviaria Italiana, per l'avvio dei lavori sul Ponte San Michele, a Paderno sull'Adda. È quanto ribadito dall'ad del Gruppo FS Italiane, Gianfranco Battisti, e dall'ad di Rfi, Maurizio Gentile, nel corso di una riunione avvenuta questa mattina al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Presenti il ministro Danilo Toninelli, i parlamentari del bergamasco e del lecchese, Regione Lombardia, i presidenti delle Province e i sindaci dei comuni interessati.

I vertici FS, durante l'incontro, hanno illustrato nel dettaglio le azioni messe in campo per fronteggiare l'emergenza e il cronoprogramma degli interventi. Il progetto definitivo, già pronto, è stato trasmesso agli enti competenti per le autorizzazioni, a seguito delle quali sarà possibile far partire i primi interventi sulla carreggiata stradale e per la cantierizzazione. Questa prima fase, della durata di cinque mesi, consentirà la riapertura del solo traffico ciclopedonale entro la prossima primavera. Parallelamente - fanno sapere Fs e Rfi - entro fine anno sarà inoltre bandita la gara per l'affidamento dei lavori specialistici sul ponte che prevedono diversi interventi, tra i quali la sostituzione di tutti gli elementi metallici che non assolvono più la loro funzione strutturale. La durata di questa seconda fase prevede tempi stimati di cinque mesi per permessi e attività di gara più 18 mesi per le attività di cantiere. Il Ponte San Michele è da tempo sotto osservazione: dal 2014, infatti, è stato posto sotto analisi continuative, con simulazioni di resistenza della struttura e valutazioni dello stato dei materiali attraverso prove magnetoscopiche e indagini endoscopiche. Il 14 settembre scorso è stato presentato a Rfi l'ultimo aggiornamento delle verifiche strutturali, che metteva in evidenza come i coefficienti di sicurezza relativi a numerosi componenti del ponte fossero risultati oltre i parametri accettabili. I risultati di tale studio hanno quindi indotto Rfi a prendere il provvedimento di chiusura. L'importo previsto dei lavori è di circa 21,6 milioni di euro, di cui 1,6 milioni finanziati da Regione Lombardia.