Po in secca e carro armato tedesco, quel dettaglio che porta al fronte russo

Il direttore del museo di Sermide: "Stiamo restaurando il cingolato. La prima esposizione sarà a Sinsheim", tra Concorde e Bugatti

Roma, 12 aprile 2022 - Po in secca e carro armato tedesco rimerso dalla sabbia: la storia ci porta dalla pianura padana all'ex Unione sovietica. "Nella pulizia del cingolato - racconta Simone Guidorzi, direttore e curatore del Museo della Seconda guerra mondiale del fiume Po a Sermide e Felonica (Mantova) - abbiamo fatto una scoperta davvero interessante. Abbiamo trovato il classico colore grigio dei mezzi militari tedeschi antecedenti al 1942.  Ma sopra c'è una mano di bianco. Vuol dire che questo veicolo era stato mimetizzato per la neve. Vuol dire che era impegnato sul fronte est, nell'allora Unione Sovietica. A Sermide, in effetti, è passata una divisione che è stata annientata su quei campi di battaglia. Quindi è stata formata di nuovo in Italia, usando come nucleo di partenza i superstiti, sia uomini che veicoli".

Po in secca: dalla sabbia riemerge un carro armato tedesco

Il restauro

La scoperta del cimelio bellico si deve a un socio del museo, Samuele Bernini, che è riuscito a scattare la prima foto, ben visibile una parte sporgente dalla sabbia. Spiega il direttore Guidorzi: "Abbiamo iniziato a fare sondaggi, per cercare di capire come procedere nel restauro. La cosa sicura è che dobbiamo togliere tutta quella parte di ossidazione e crosta che si è creata, carbonato di ferro che ha inglobato la sabbia, sotto ci sono le tracce di vernice. Poi dopo dovremo stendere un prodotto che impedisca la formazione della ruggine, lo usiamo già per altri reperti del museo. Infine il soprintendente ci dovrà dire come procedere".

Po in secca, il carro armato riemerso dalla sabbia del grande fiume
Po in secca, il carro armato riemerso dalla sabbia del grande fiume

Sarà esposto in Germania

Guidorzi svela che nell’immediato dopoguerra il cingolato era stato spogliato di tutto quello che poteva tornare utile. "Di sette tonnellate ne sono rimaste 5 - racconta -. In quei giorni i braccianti agricoli erano impegnati a raccogliere metalli, lavoro  molto più redditizio di quello nei campi, l’Italia doveva rinascere e aveva bisogno di materie prime. Le ruote di scorrimento di sicuro sono servite per attrezzi agricoli. E sono stati asportati anche la testata del motore in alluminio, perché quel metallo veniva pagato tantissimo. Poi il parabrezza, i due sedili, il volante...". Ma quale sarà la destinazione futura del carro armato ritrovato? "Andrà in un capannone, dove sono già sistemati altri veicoli storici della seconda guerra mondiale - anticipa il direttore -. Ma la prima esposizione non sarà in Italia. Ci ha chiesto l'anteprima il  museo della tecnica di Sinsheim, in Germania". Il cingolato non sfigurerà tra il Concorde e la collezione di auto storiche Maybach, Mercedes e Bugatti