Riaperture, più persone in piscina. Ora tocca alle discoteche

L'indice di affolamento passa da 7 a 5 metri quadri per utente. Sileri ottimista per i locali da ballo ancora chiusi

Più spazio a disposizione di chi nuota

Più spazio a disposizione di chi nuota

Il lento ritorno alla normalità pre-Covid è anche un tuffo in piscina dove ora aumenta lo spazio individuale per nuotare. Si torna infatti da 7mq a 5mq di spazio/utente. Lo ha comunicato il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega allo sport Valentina Vezzali con un tweet: "Il Cts ha accolto la mia richiesta di ridurre l'indice di affollamento nelle piscine da 7mq a 5mq. Il Cts ha poi precisato che anche gli spettacoli che si svolgeranno nei luoghi di sport seguiranno le stesse percentuali di capienza degli eventi sportive".

Lunedì il Dipartimento per lo Sport dovrebbe aggiornare le linee guida. Una notizia che "ci conforta", dichiara il presidente della Fin Paolo Barelli. "Il Cts ha accolto una delle nostre indicazioni grazie al lavoro del sottosegretario Vezzali che si sta prodigando nelle sedi competenti con professionalità e competenza per sollevarci dalla situazione di sofferenza che vive lo sport natatorio. Purtroppo restano molteplici problemi da affrontare, tra cui l'obbligo del tampone ogni 48 ore per gli adolescenti non vaccinati over 12 anni che determina un ulteriore abbassamento delle iscrizioni", continua Barelli.

L'attacco

Poi l'affondo: "Sappiamo quanto la pandemia e le decisioni del Governo, a volte inique e pavide, abbiano condizionato l'attività delle società, spesso gestori di impianti che ancora aspettano seri ristori economici e/o agevolazioni fiscali che ripianino le enormi perdite dopo le prolungate chiusure. Molte società sono fallite, altre rischiano di non pagare i debiti accumulati per consentire il prosieguo delle attività seppur a singhiozzo e nel pieno rispetto delle norme che avevano aggiornato i termini per l'accesso alle piscine e lo svolgimento della pratica sportiva. Nel frattempo abbiamo perso un biennio di giovani atleti e corsi e attività per incrementare il benessere fisico di tutti i cittadini. Dobbiamo recuperare, ma non ne abbiamo i mezzi. Serve l'aiuto del Governo. Questo provvedimento è un inizio, ma la battaglia è ancora lunga e i successi olimpici e paralimpici del nuoto non devono oscurare l'assoluta necessità di risorse che garantiscano a tutti l'accesso all'attività motoria e per formare, crescere e mantenere i campioni di oggi e di domani. Ringrazio il sottosegretario Vezzali per l'impegno profuso e la sensibilità dimostrata e spero che possa sostenere con eguali risultati le ulteriori necessità delle società sportive", conclude il numero uno del nuoto italiano. 

Rientro dallo smart working: le sette regole

Discoteche

Continua intanto il pressing trasversale per la riapertura delle discoteche che l'ultimo decreto governativo ha lasciato ancora chiuse. I locali da ballo sono gli unici esercizi ancora off-limits con un settore, quello del divertimento, che sta vivendo una crisi irrerversibile. I tempi comunque potrebbero essere maturi per una parziale e graduale riapertura, stando a quanto dice il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri: "E' ora di riaprire anche le discoteche perchè i tempi sono quasi maturi. Dico 'quasi' poichè se osserviamo queste due settimane i dati sono buoni. Si dovrà valutare la cosa, ma con il Green Pass non vedo perchè non possa accadere, naturalmente con regole ferree". Si dovrà tenere la mascherina all'interno? Un quesito ancora senza risposta. Ma un indizio arriva sempre da Sileri: "Dove c'è assembramento la mascherina va sempre tenuta. Allo stadio andrebbe indossata anche con la capienza ridotta. La mascherina- ha concluso Sileri a Radio1- deve diventare una regola di vita".