Peschiera Borromeo, una diffida per salvare i pioppi

Le Signore degli alberi contro il Comune anche con un documento redatto dall’avvocato

Una delle manifestazioni contro il taglio degli alberi a Peschiera

Una delle manifestazioni contro il taglio degli alberi a Peschiera

Peschiera Borromeo (Milano),6 settembre 2020 - Pioppi di via Galvani: le Signore degli alberi non arretrano e, di fronte alle voci che ventilavano l’imminente apertura dei cantieri di abbattimento, rispondono con una diffida ufficiale: «Si diffida l’Amministrazione comunale – recita il documento redatto dall’avvocato Veronica Dini – a sospendere l’abbattimento delle piante e dei filari attualmente presenti in via Galvani e a procedere alla revoca in autotutela delle relative delibere e determine; a rispondere, puntualmente e formalmente, alle richieste e alle contestazioni avanzate nei termini di legge. In caso contrario i cittadini adiranno in via d’urgenza le sedi giudiziarie competenti, al fine di tutelare il proprio diritto a vivere in un ambiente salubre, oltre a quello di godimento della proprietà privata».

Errori procedurali e di merito e la mancanza di risposte formali sarebbero alla base delle motivazioni esposte nella relazione: «Nel merito – si legge – non si possono non richiamare le confutazioni che il dottor Zanzi (l’agronomo incaricato dal Comitato, ndr) ha sollevato rispetto alla perizia elaborata dal consulente del Comune e che sono rimaste prive di riscontro. In particolare si attende di conoscere la posizione dell’Amministrazione riguardo alla compatibilità di un progetto di riqualificazione della pista ciclabile e delle aree verdi, relativo a una zona quasi interamente nel Parco Agricolo Sud Milano, con l’abbattimento di tutte le piante esistenti; le esatte condizioni di salute e sicurezza delle piante in questione alla luce dei rilievi posti dal dottor Zanzi; le reali e concrete esigenze di messa in sicurezza dell’area; la proporzionalità fra le misure di abbattimento previste e i rischi effettivamente accertati per l’incolumità pubblica e, conseguentemente, la verifica circa l’esistenza di condizioni che consentano di mantenere in vita, all’interno del piano di riqualificazione, i 240 alberi che costituiscono i filari». Non si fa attendere la risposta dell’Amministrazione comunale, che difende il proprio operato, motivato dalla necessità di garantire la sicurezza pubblica.

«L’iter amministrativo avviato nel 2019 – spiegano – ha previsto la valutazione dello stato di salute degli alberi che occupano la via e specifiche prove strumentali che ne definissero la stabilità, in considerazione della caduta spontanea di alcuni pioppi cipressini avvenuta negli ultimi anni. L’incarico della valutazione dello stato di salute degli alberi è stato affidato con regolare bando pubblico all’agronomo Marco Giorgetti che, dopo diversi sopralluoghi, analisi e prove di trazione, ha definito la pericolosità e instabilità degli alberi, che hanno determinato l’elaborazione del conseguente progetto di riqualifica. La controperizia prodotta dall’agronomo nominato dai cittadini si è rivelata inutilizzabile visto che i coefficienti per le prove di trazione, concordati in sede di riunione, non sono stati rispettati, rendendo così il nuovo documento non comparabile con la precedente perizia.

Per garantire l’incolumità dei cittadini, rimediando ai danni causati dall’irresponsabile scelta degli amministratori che in passato hanno deciso di dare vita a un filare alberato su un terreno inadeguato e inospitale, non ci rimane che procedere con la messa in atto di soluzioni che avremmo preferito non dover attuare, ma che risultano indispensabili». Motivazioni che non convincono le Signore degli alberi: «Come mettono una macchina o sbarrano la strada noi facciamo un ricorso cautelare urgentissimo».