Pedopornografia, scambiavano foto e video di violenze sessuali su bambini: arrestato prete

In chat migliaia di file "raccapriccianti". In manette sono finite tre persone, tra cui un noto sacerdote. Ventisei gli indagati, ma il cerchio è destinato ad allargarsi

Polizia postale

Polizia postale

Torino, 12 novembre 2021 - Non c'è fine all'orrore. L'ennesima incursione della polizia postale di Torino nel web ha consentito di scoprire migliaia di file pedopornografici dai contenuti definiti "raccapriccianti" dagli stessi inquirenti. In manette è finito anche il direttore della Caritas diocesana di Benevento, Don Nicola De Blasio. Con il prete sono stati arrestati anche un tecnico informatico 37enne residente in Piemonte e il creatore di un canale a pagamento che, sfruttando una nota piattaforma di messaggistica, veniva utilizzata per diffondere il materiale.

In alcuni file, secondo quanto emerge, erano ritratte vere e proprie violenze sessuali in danno di bambini in tenera età. Il materiale, sequestrato nell'ambito dell'operazione 'meet up' diretta dalla procura di Torino, veniva divulgato previo pagamento di una somma di denaro che abilitava all'iscrizione al canale. L'arrestato in Puglia è il creatore del canale a pagamento oggetto dei primi accertamenti, un ragazzo all'epoca dei fatti minorenne. Nell'operazione sono 26 le persone indagate nei confronti delle quali sono stati eseguiti altrettanti decreti di perquisizione.

L'attività, diretta dalla Procura di Torino e coordinata dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni - Centro Nazionale di Contrasto alla Pedopornografia Online, ha riguardato tutto il territorio nazionale, impegnando nelle perquisizioni 11 Compartimenti. Per effettuare tale attività, spiegano gli investigatori della polizia postale di Torino, è stato necessario un lungo lavoro di carattere preparatorio, consistente nella ricerca del rapporto di fiducia con gli interlocutori che di volta in volta si mostravano interessati allo scambio di materiale, "con un notevole sforzo mentale degli operatori nell'assunzione delle stesse vesti dei propri target". Il resto è stato possibile seguendo le tracce informatiche lasciate in rete dagli internauti.