Passaporto sanitario: cos'è, quando arriva, come funziona, a chi serve

Un documento europeo che garantisca maggiore libertà nei viaggi. Si punta ad averlo per inizio di giugno

Thierry Breton, commissario Ue mostra la bozza di passaporto vaccinale

Thierry Breton, commissario Ue mostra la bozza di passaporto vaccinale

Un pass sanitario che consenta a chi ha già effettuato il vaccino, immunizzandosi così dal Covid, di viaggiare più liberamente. In Europa e in Italia. E' l'idea su cui stanno lavorando le istituzioni continentali, rilanciata in queste ultime ore anche dal ministro della Salute Roberto Speranza. “Bisogna accelerare la discussione sul green pass – ha detto l'esponente del governo Draghi intervenendo in videoconferenza alla riunione del G7 dei ministri della Salute - per arrivare a una soluzione prima dell'estate, in modo da permettere la mobilità in maggiore sicurezza”.

Come funzionerà

Green Pass. Passaporto sanitario. Passaporto vaccinale. Certificato di vaccinazione. Lo si chiami come meglio si desidera ma le linee guida del progetto restano gli stessi. Un attestato, cartaceo e digitale, che a dimostri l'avvenuta vaccinazione e consenta di viaggiare con maggior libertà, fatte salve le norme di precauzione e protezione personale. Potrà essere richiesto per prendere un aereo, per partecipare a eventi o per entrare in un luogo pubblico. Non dovrebbe essere obbligatorio. Dettaglio che fa sorgere un dubbio. Compagnie aeree, aziende di trasporto, organizzatori di spettacoli e manifestazioni potranno rifiutare l'accesso a chi non lo possiede? Oppure un divieto simile si scontra con la necessità di garantire le libertà personali? E potrà essere sostituito da un documento che mostri un recente tampone con esito negativo? Si vedrà.

Che aspetto avrà

Al momento non esiste ancora un documento “approvato”. Il commissario europeo alla campagna vaccinale Thierry Breton ha però appena mostrato un fac simile, che potrebbe avvicinarsi molto all'aspetto reale del pass. L'esponente della commissione con sede a Bruxelles ha “sventolato” davanti alle telecamere un foglio con sfondo giallo su cui è stampato (o applicato) un codice QR, leggibile attraverso dispositivi digitali, che dovrebbe contenere l'indicazione sul tipo di vaccino ricevuto. In alternativa la carta – o l'applicazione – segnalerà se si ha già avuto la malattia e si hanno dunque gli anticorpi contro il Covid. Breton ha promesso che non sarà obbligatorio e che potrebbe essere rimpiazzato, per chi si debba mettere in viaggio, da un test negativo al Covid.

Quando arriverà

Anche qui, al momento, non si possono ancora fornire date precise. L'obiettivo è averlo pronto prima dell'estate, anche se da più parti – come dimostra la dichiarazione di Speranza – aumenta il pressing per imprimere un'accelerata. Un “buon compromesso” potrebbe essere il via libera definitivo per l'inizio di giugno. Intanto anche gli Usa di Joe Biden lavorano a un'iniziativa simile, sull'onda di quanto lanciato dallo Stato di New York, il primo al mondo a dare l'ok a una sorta di certificato vaccinale. Gli Stati Uniti lavorano a un documento valido a livello federale per cercare di tornare alla normalità per una data simbolo: il 4 luglio, che negli auspici del presidente quest'anno dovrà segnare l'indipendenza dal virus.

A chi servirà

Facile. A tutti quelli che vogliono mettersi in viaggio in tranquillità, evitando stop dell'ultimo minuto o dinieghi dovuti a eventuali limitazioni che rimangano rigide anche nel periodo delle vacanze. Sperano in un rapido via libera al passaporto vaccinale le nazioni e i territori che vivono di turismo. Le isole, in primis. Ma anche la Grecia, la Spagna e – perché no – l'Italia. Lo stesso si può dire di imprenditori e manager che ambiscano a ritornare alla vita pre-Covid, sempre con un piede sulla scaletta dell'aereo.