Zona rossa a Pasqua come a Natale: regole per i giorni festivi e prefestivi

Patuanelli: il governo guarda al ''modello Natale''. Giro di vite su spostamenti e visite

I controlli anti covid dei carabinieri

I controlli anti covid dei carabinieri

Roma - Ancora un giorno e poi si conosceranno le misure che il governo Draghi intende adottare per contenere i contagi Covid. Le nuove regole, che saranno approvate con decreto legge, in sostituzione dell'attuale Dpcm, entreranno in vigore da lunedì 15 marzo. Di certo si va verso una Pasqua da zona rossa come a Natale, con un significativo giro di vite nei festivi e prefestivi anche per le regioni in fascia gialla. L'ipotesi, anticipata ieri sera a Porta a Porta dal ministro dell'Agricoltura e membro della cabina di regia, Stefano Patuanelli, servirebbe a scongiurare movimenti massicci tra regioni e ricongiugimenti familiari. Per il ministro, il modello delle zone a colori "deve essere mantenuto e quindi con misure più restrittive dove i 21 parametri delle misure di contagio definite per legge sono più alti". 

Criteri automatici per la zona rossa

Da una parte i dati scientifici, dall'altra le valutazioni politiche. Sono i due cardini su cui ruota la giornata di vigilia in attesa del Consiglio dei ministri che domani darà agli italiani le nuove regole per affrontare la terza ondata Covid. Si procederà con un decreto legge. La cabina di regia ieri ha deciso di attendere fino alla ''fotografia'' che i dati odierni consegneranno al Paese, ma l'orientamento è di arrivare a criteri automatici perché  scatti la zona rossa, e a norme più rigide a livello nazionale nei weekend. Ma c'è un confronto in corso nel governo tra chi, come M5s e Pd, vorrebbe stringere sin da subito e in maniera netta. E chi all'opposto (centrodestra e Iv) punterebbe a dare fiato alle attività commerciali. Ispirato alla linea della cautela il governo, con il ministro della Salute Roberto Speranza che ricorda: "La curva è in crescita e le varianti fanno correre il virus più velocemente". 

Pasqua blindata

Manca solo l'ufficialità, ma sarebbe ormai certo che quella che attende gli italiani sarà una Pasqua blindata. In particolare da sabato 3 aprile fino al Lunedì dell'Angelo saranno limitati al massimo gli spostamenti per scongiurare l'aumento dei contagi. Il ministro Patuanelli, intervenendo ieri a Porta a Porta, ha spiegato che sul Sabato Santo, Pasqua e Pasquetta "le prossime 48 ore saranno dedicate alla condivisione del percorso con le Regioni e poi alla condivisione alla popolazione". E se nel governo le posizioni restano contrastanti tra aperturisti e non, gli esperti non hanno dubbi: non è il momento di abbassare la guardia, nel pieno della terza ondata e con le varianti che incalzano. Per questo il nuovo decreto punta a blindare un pacchetto di giorni, di certo da sabato 3 aprile fino al Lunedì dell'Angelo. In particolare non dovrebbero essere consentiti pranzi familiari, incontri con più persone non conviventi, né tantomeno gite. Possibile che il governo decida anche di chiudere bar e ristoranti in quei giorni.

Il costo del lockdown 

Sfumata fin d'ora la possibilità di una boccata di ossigeno per le attività legate alla ristorazione, Coldiretti lancia l'allarme: il lockdown di Pasqua costa oltre 400 milioni a ristoranti, pizzerie ed agriturismi con quasi 7 milioni di italiani che tradizionalmente quel giorno consumano il pranzo fuori casa. Ma non è tutto. L'atteso giro di vite del governo, secondo una analisi Coldiretti/Ixè, ferma i programmi di viaggio di un italiano su tre (32%) per vacanze, gite fuori porta o visite a parenti e amici. Una decisione pesante per la mobilità che riguarda il primo lungo weekend primaverile di festa, un appuntamento importante che segna tradizionalmente l'inizio della stagione per molti degli 24mila agriturismi italiani che sono stati duramente colpiti dall'emergenza Covid con perdite che hanno raggiunto 1,2 miliardi di euro.