Pavia, il parco del castello di Mirabello in stato di abbandono: l’inaugurazione solo sette mesi fa

L'erba alta rende impossibile accedere alle panchine, all'area pic-nic e alle edicole che raccontano la storia della battaglia del 1525

Al Castello di Mirabello erba alta e abbandono

Al Castello di Mirabello erba alta e abbandono

Pavia, 13 maggio 2023 – “Siamo felici di aver recuperato un parco dal grande valore storico e naturalistico, rendendolo di nuovo fruibile ai pavesi e ai turisti che vorranno visitarlo”. Sette mesi fa il sindaco di Pavia Fabrizio Fracassi aveva usato queste parole inaugurando il parco del castello di Mirabello, alla periferia della città. A distanza di poco tempo, però, l’erba arriva alle ginocchia come se nessuno l'avesse tagliata. E’ abbandonata tutta l’area verde in cui il 24 febbraio del 1525, venne combattuta la Battaglia di Pavia tra l’esercito francese guidato dal re Francesco I e l’armata imperiale di Carlo V.

“Il Comune ha fatto un ottimo lavoro – ha detto Luigi Casali del comitato per il 500° anniversario della battaglia di Pavia – riqualificando il parco collocando panchine e tavoli per i pic-nic oltre a tre edicole con la storia del parco, della battaglia e della zuppa alla pavese. Il parco era davvero magnifico, un'oasi verde e pace immerso nella storia. Peccato che ora tutto questo sia irraggiungibile perché bisogna farsi largo nella savana”.

“E’ un luogo che merita di essere conosciuto e visitato” aveva auspicato durante l’inaugurazione il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, Antonio Bobbio Pallavicini. “I visitatori stavano cominciando ad arrivare – ha aggiunto Casali –, anche la prossima settimana ci saranno dei turisti francesi che vogliono vedere dove è stata combattuta la battaglia che ha segnato il destino dell’Europa, spero di non essere costretto a mostrare loro un parco privo di cura e manutenzione”.

E’ da tempo che il comitato per il 500° anniversario della battaglia è impegnato per la valorizzazione dell’area in vista dell'importante anniversario del 2025. “Si fa un passo avanti e due indietro – ha proseguito Luigi Casali -: è stato sistemato il tetto della parte orientale del castello che era crollato con l’ultima nevicata, sono state rimosse le finestre che devono essere sostituite perché ammalorate e abbiamo trovato ancora il pavimento di una parte del castello coperto dal guano perché molto probabilmente i piccioni hanno fatto un buco in una lastra di compensato posta sul ballatoio e sono entrati. Messa una toppa, si apre un’altra falla e manca anche la cura come dimostra la condizione in cui si trova il parco da poco inaugurato”.