Ecco i Paesi del mondo in cui è scattato l'obbligo vaccinale. Multe, regole, nuovi scenari

In Italia gli over 50 senza profilassi interessati dal provvedimento sono 2,8 milioni. Per chi contravviene si profila una sanzione di 100 euro una tantum

L'obbligo vaccinale si sta estendendo a molti Paesi

L'obbligo vaccinale si sta estendendo a molti Paesi

In Italia gli over 50 che non sono ancora vaccinati e che quindi vengono interessati dall’obbligo sono 2,8 milioni (fonte Sky). Alcune di loro però hanno avuto, o stanno avendo, il Covid e quindi risulteranno comunque immunizzate perché guariti. Scatta dunque la norma che impone loro la profilassi. Ma non siamo soli nel mondo. E men che meno tra i più restrittivi. Quali sono dunque i Paesi in cui è scattato l’obbligo vaccinale contro il Covid-19? E quali le relative sanzioni? Ma vediamo cosa succede fuori dai nostri confini.

I Paesi con l'obbligo

Per tutte le fasce d’età, compreso il nostro, la norma vige oggi in otto Stati: Indonesia, in Micronesia, in Turkmenistan, in Austria (da febbraio), in Grecia (a breve per gli over 60), in Ecuador (addirittura a partire dagli over 5) e in Tagikistan. In Europa, al momento, i casi sono pochi: quello dell’Italia, con obbligo vaccinale per gli over 50, che scatta dalla pubblicazione del nuovo decreto in Gazzetta, quello della Grecia e della Repubblica Ceca, con l’obbligo per gli over 60 (in Grecia dal 16 gennaio) e quello dell’Austria (dall’1 febbraio, obbligo per tutti gli over 14). 

Le multe previste

Se nei tre Paesi europei chi deve vaccinarsi non si rispetta l’obbligo, scattano le multe, ma l’impatto è molto differente e ancora una volta l’Italia è il Paese più tollerante. In Grecia (fonte: Il Foglio) sarà di 100 euro al mese, in Austria si arriva fino a 3.600 euro (misura non ancora definitiva) e in Italia si parla dell’ipotesi di 100 euro, una tantum però. Va detto però che molti Paesi europei stanno già reagendo in modo più serrato alla pandemia. C’è chi, come l’Austria, viaggia dritto verso l’obbligo vaccinale. In Germania, Grecia, Repubblica ceca e Polonia è stato introdotto l’obbligo solo per alcune categorie di lavoratori e fasce di età.

Francia, Finlandia e Danimarca

E se Macron in Francia vuole rendere la vita impossibile  ai non vaccinati, in  Spagna e Portogallo per ora è stato solo reintrodotto l’obbligo della mascherina all’aperto. Finlandia e Danimarca hanno imposto i tamponi alle frontiere, mentre Inghilterra o Belgio sono in attesa di decisioni. Dopo essere stato il primo paese europeo a introdurre il lockdown dei non vaccinati, l’Austria ha deciso dunque di rendere obbligatorie le vaccinazioni per tutti gli adulti. Nel Paese solo il 70 per cento circa della popolazione è vaccinata e  i casi hanno ripreso a salire.  Dal 15 marzo chi dovesse risultare ancora non vaccinato, riceverà una multa da 600 euro. Il governo sta valutando anche un bonus da 500 euro per chi riceverà il booster. In Bulgaria 100 euro a chi si vaccina.

Germania, Grecia e Repubblica Ceca

In Germania per ora l’obbligo di vaccino esiste solo per i lavoratori della sanità. Ma il governo sta valutando di estenderlo a tutti, nonostante le resistenze. Nell’attesa, sono scattate misure restrittive che impongono il super green pass in alberghi, bar e ristoranti. In Grecia,tra 8 gorni entrerà in vigore l’obbligo vaccinale per gli over 60 con multe di 100 euro per ogni mese di ritardo.  In Repubblica ceca vaccinazione obbligatoria per il personale della sanità, della Polizia, delle Forze Armate e per tutti i cittadini di età pari o superiore a 60 anni.

Polonia, Portogallo e Spagna

La Polonia, falcidiata dai contagi, ha deciso di imporre l’obbligo a sanitari, insegnanti, polizia, militari e vigili del fuoco. Nonostante i numeri molto alti di infezioni (circa 200 mila) la Spagna reintroduce al momento solo l’obbligo di mascherina e punta sulle vaccinazioni  e sui test fai da te, oltre che sul  green pass per entrare nei luoghi pubblici. In Portogallo invece, il terzo paese più vaccinato al mondo (91 per cento della popolazione) ha reimposto lo smart working e il green pass ( anche con tampone) per accedere a luoghi chiusi, eventi sportivi, feste, eccetera.