Covid, deputato repubblicano Usa: "Probabile origine virus da laboratorio"

Le parole del conservatore in commissione Affari esteri della Camera Michael McCaul sucscitano l'immediata reazione dell'Oms: condividano le informazioni in loro possesso

Ricercatori nell’Istituto di virologia di Wuhan, città del primo focolaio di Covid

Ricercatori nell’Istituto di virologia di Wuhan, città del primo focolaio di Covid

New York, 30 maggio - Dopo la decisione del presidente americano Joe Biden di rilanciare le indagini sull'origine del Covid-19 e "fare pressione sulla Cina affinchè partecipi ad una indagine piena, trasparente e basata sulle evidenze" arrivano come una bomba le dichiarazioni del deputato repubblicano americano Michael McCaul, il conservatore più alto in grado nella commissione Affari esteri della Camera. "Credo sia probabile che, molto probabilmente in modo accidentale, il virus arrivi dal laboratorio", dice McCaul riferendo la sua opinione sull'indagine sulle origini del nuovo coronavirus condotta dalla sua commissione.

E la reazione dell'Organizzazione mondiale della Sanità non si è fatta attendere. Un esperto ha invitato gli Stati Uniti a condividere con l'Oms e la comunità scientifica tutte le informazioni in loro possesso sulle origini dell'epidemia di coronavirus. Parlando alla radio della Bbc, il dottor Dale Fisher ha affermato che la teoria secondo cui il virus sia trapelato da un laboratorio in Cina "non è fuori discussione", ma è rimasta "non verificata". Fisher, presidente del Global Outbreak Alert and Response Network, coordinato dall'Oms, ha esortato gli Stati Uniti a condividere tutte le informazioni di intelligence in loro possesso. "Il Wall Street Journal non è proprio il modo per condividere la scienza", ha detto, facendo riferimento al fatto che il quotidiano finanziario la scorsa settimana ha affermato che tre membri anonimi del personale di un laboratorio nella città cinese di Wuhan erano abbastanza malati da recarsi in ospedale già nel novembre 2019 con sintomi simili a quelli del Covid. 

Un'indagine sul campo condotta da esperti dell'Oms all'inizio di quest'anno ha concluso che era "estremamente improbabile" che la pandemia fosse iniziata con un incidente di laboratorio. Riferendosi alle indagini dell'Oms, Fisher ha commentato: "Crediamo che tutti i lavoratori di laboratorio abbiano eseguito test sierologici e che tutti quei test sugli anticorpi fossero negativi e questo è stato parte del motivo per cui il rischio è stato minimizzato".