Variante Omicron: incubazione, contagiosità ed efficacia vaccino. Cosa sappiamo fino a ora

Ministro della salute francese: "Molto più contagiosa di Delta". Il virologo Pregliasco: maggiore contagiosità ma la malattia non sembra cambiare

La variante Omicron del nuovo coronavirus appare diffondersi in modo più rapido della variante Delta in quanto trascorre meno tempo tra il contagio e l'infettività. Lo ha dichiarato alla Camera dei Comuni il ministro della Sanità britannico, Sajid Javid. Ad oggi sono stati confermati altri 30 casi di variante Omicron di Sars-CoV-2 rispetto a ieri nell'Unione europea/Spazio economico europeo (Ue/See). Questi nuovi casi portano il totale complessivo a quota 212 contagi da Omicron confermati finora nell'area, segnalati da 18 Paesi, tra cui l'Italia che è ferma a 9. I numeri emergono dall'ultimo aggiornamento dell'Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, sulla nuova variante. Casi di Omicron sono stati rilevati in: Austria (11), Belgio (9), Repubblica Ceca (1), Danimarca (32), Finlandia (7), Francia (25), Germania (15), Grecia (1), Islanda (12), Irlanda (1), Italia (9), Paesi Bassi (18), Norvegia (19), Portogallo (34), Romania (2), Spagna (7), Svezia (7) e Lettonia (2), quest'ultima new entry fra i Paesi che hanno intercettato la variante. Il tutto mentre, ricorda l'Ecdc, "sono attualmente in corso indagini su numerosi casi probabili in diversi Paesi". Tutti i casi per i quali sono disponibili informazioni risultano asintomatici o lievi. Finora non sono stati segnalati decessi, conferma l'Ecdc pur precisando che "questi dati dovrebbero essere valutati con cautela in quanto il numero di casi confermati è troppo basso per capire se lo spettro clinico della malattia di Omicron differisce da quello delle varianti precedentemente rilevate".  Complessivamente, a livello globale ci sono stati 905 casi confermati, segnalati da 47 Paesi.

Javid (Gb): "Incubazione più breve"

Oggi, a Londra, il ministro della Sanità britannico, Sajid Javid, riferendo alla Camera dei Comuni, ha spiegato che la variante Omicron del coronavirus può avere un periodo di incubazione più breve rispetto al ceppo dominante Delta. In base a nuove analisi condotte dagli scienziati del Regno Unito è infatti emerso che "la finestra tra infezione e infettività potrebbe essere più breve". Non è però ancora chiaro se Omicron causi una malattia più grave o "come interagisca coi vaccini". Javid ha confermato anche che la variante ha già focolai di diffusione interna nel Regno, come si evince dal fatto che diversi contagiati non avevano compiuto viaggi all'estero di recente. Delle 366 persone risultate contagiate dalla variante Omicron del covid in Gran Bretagna, nessuna è stata finora ricoverata in ospedale, ha detto il ministro della salute britannico Sajid David, rispondendo alla domanda di un deputato durante il dibattito in aula che ha chiesto quanti dei 366 risultino malati.  

Sintomi variante Omicron
Sintomi variante Omicron

Veran (Francia): variante più contagiosa

Allerta alta in Francia per la circolazione del coronavirus, ora superiore a quella del picco registrato durante la terza ondata. Il ministro della Sanità, Olivier Veran, ha riferito di 25 casi di variante Omicron del coronavirus confermati finora in Francia, precisando che si tratta di 21 casi registrati in persone rientrate dall'estero e di quattro da infezione locale. Secondo Veran ''la variante Omicron è molto più contagiosa della Delta''. Il ministro francese ha parlato di oltre 12mila pazienti Covid ricoverati. E' necessario ''frenare, frenare, frenare'' la diffusione del coronavirus e della variante Omicron ''che potrebbe causare un'ondata dentro l'ondata''. Parlando della Omicron, Veran ha detto che ''sembra che questa variante sia più contagiosa, persino più contagiosa della variante Delta, che è a sua volta più contagiosa delle precedenti. Per il momento nulla ci dice che sia più pericoloso, il che sarebbe una buona notizia. Per quanto riguarda l'impatto sulla vaccinazione, per il momento nulla giustifica un cambiamento della strategia vaccinale''.

Pregliasco: maggiore contagiosità ma malattia non sembra cambiare

"I dati relativi alla variante Omicron necessitano ancora di ulteriori conferme, ma i numeri, seppure ancora esigui, evidenziano una maggiore contagiosità, anche se la malattia non sembra cambiare" ha spiegato Fabrizio Pregliasco, virologo presso l'Università degli studi di Milano e direttore sanitario dell'Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) Galeazzi di Milano, commentando la diffusione della variante B.1.1.529, a cui è stata assegnata la lettera greca Omicron. Anche Anthony Fauci, immunologo statunitense e consigliere presso la Casa Bianca, ha dichiarato di trovare relativamente incoraggianti i dati preliminari relativi alla variante Omicron, rilevata in almeno 15 Stati americani, e da qualche giorno presente anche in Italia. "E' presto per stabilire il quadro completo della situazione - ha aggiunto Pregliasco - i numeri suggeriscono una maggiore contagiosità. Sono stati infatti identificati casi di Omicron in moltissime zone in poco tempo. Alcuni esperti ipotizzano una capacità di diffusione almeno due volte superiore rispetto alla variante Delta, ma per adesso non sembra che siano stati segnalati casi di malattia più grave". 

Il nodo dell'efficacia del vaccino

Per quanto riguarda la possibilità che la variante possa resistere all'immunità, il virologo osserva che sono in corso diversi studi volti a valutare la capacità del sistema immunitario di contrastare il ceppo. "I primi dati indicano che le variazioni e le mutazioni di B.1.1.529 - ha spiegato Pregliasco - si trovano principalmente nella zona della proteina spike associata alla contagiosità del virus e non alla sezione legata al decorso e alla patogenicità. Ad ogni modo la terza dose di vaccino dovrebbe essere in grado di potenziare sufficientemente il sistema immunitario. L'altro elemento incoraggiante è che nel genoma virale sono stati rilevati frammenti di rinovirus, probabilmente a causa di una co-infezione. Anche questo indica la capacità del virus di adattarsi all'ospite, il che è positivo perché significa una minore probabilità di infezioni gravi". "Il messaggio è sempre lo stesso - ha concluso- dobbiamo mantenere l'attenzione, monitorare la situazione e continuare con le solite misure di prevenzione". 

Caruso: se dati confermati Omicron meno aggressiva di Delta

Per Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia è necessaria "prudenza prima di dare una valutazione" sulla variante Omicron, ma "dal punto di vista dell'aggressività sembrerebbe aver fatto un passo indietro rispetto alla Delta". Lo dimostrano, non solo i casi meno gravi rilevati in Africa, dove potrebbe aver influito un'età media molto giovane, ma anche i casi di "chi si è infettato dopo aver viaggiato in Sud Africa, che ha avuto ed ha trasmesso una malattia con sintomatologia molto più lieve rispetto al passato". "Se quello che sta emergendo dal Sud Africa sarà confermato - ha aggiunto a Cusano Tv - la Omicron sembra essere una variante che mostra sintomi molto miti. Se ciò fosse confermato, vorrebbe dire che qualcosa si sta muovendo in termini evoluzionistici verso una migliore convivenza del virus con il nostro organismo. Però ovviamente è ancora troppo presto per dire che ci sono prove concrete valide, al momento è una speranza". Al momento, ha aggiunto l'esperto, "stiamo osservando i casi in Africa dove la popolazione è molto giovane e ovviamente in questa fascia di età sappiamo che i sintomi sono più lievi rispetto a persone più anziane o fragili. Fin quando non avremo una valutazione su una popolazione più ampia dobbiamo essere prudenti nella valutazione".