Omicron e Omicron 2: sintomi, contagiosità, durata e differenze

Quali sono le differenze tra le due varianti del coronavirus che dominano in Italia

Covid, tampone

Covid, tampone

 Milano - In Italia siamo in piena ascesa della curva dei nuovi contagi. Il bollettino di ieri ha certificato che i casi di Covid-19 sono tornati verso quota 100.000, un record mai visto dallo scorso 8 febbraio. La causa, tra le altre, è da ricercare nel dilagare della nuova sottovariante Omicron 2, che ormai è al al 44,1% in Italia, ormai diffusa nella quasi totalità delle regioni e province italiane. Mentre Omicron è ormai dominante - con "una variabilità regionale tra il 99,2% e il 100%"- la sottovariante continua quindi la sua crescita nella Penisola. Ma quali sono i sintomi, l'incubazione, la durata della mutazione del Covid? Vediamoli. 

Sintomi 

Tra i sintomi più frequenti, a differenza del resto delle varianti, Omicron 2 sembra colpire di frequente l'intestino. I 6 nuovi sintomi sono nausea, diarrea, vomito, dolore addominale, bruciore di stomaco e gonfiore. Ma ci sono anche i sintomi a cui ormai siamo abituati: la variante Omicron 2 non sembra infatti provocare effetti più gravi rispetto alla 'versione base' di Omicron. Naso che cola, febbre, mal di testa, stanchezza con dolori muscolari, starnuti e mal di gola sono stati i sintomi più segnalati.

Rispetto alla versione 'tradizionale' del covid, associato in particolare alla variante Delta, appaiono meno frequenti le segnalazioni alla perdita di olfatto e gusto, sintomi 'spia' della malattia nelle precedenti ondate. I sintomi più lievi rischiano di essere confusi con sindromi da raffreddamento, quindi, molto comuni nei mesi invernali e decisamente diffusi tra i bambini. 

A proposito di bambini, quelli colpiti dalla variante Omicron (B.1.1.529) sembrano manifestare anche sintomi associati alla laringotracheobronchite, un'infiammazione delle vie aeree. Lo rivela uno studio, pubblicato sulla rivista Pediatrics, condotto dagli scienziati del Boston Children's Hospital, che hanno esaminato il decorso della malattia Covid-19 nei pazienti pediatrici. Come si evidenziano questi sintomi? In particolare tosse canina e difficoltà nel respiro. Nelle forme più gravi, spiegano gli autori, può compromettere le capacità respiratorie.

Incubazione

La sottovariante Omicron 2 sembra avere un tempo di incubazione di tre giorni, in media. 

La durata della malattia  

La durata media della malattia è di 5-7 giorni.

La contagiosità 

Omicron 2 ha una contagiosità superiore a quella di altri coronavirus e rispetto alle altre varianti di Sars-CoV-2. Si stima che sia più contagiosa del 30% rispetto alla versione base. Certamente però non ha le caratteristiche del morbillo: non ha la capacità che ha il morbillo di indurre una risposta immunitaria molto potente, né di abbassare le difese immunitarie. Ci sono delle caratteristiche biologiche molto diverse rispetto ad altri virus. Però la sottovariante di Omicron BA.2 è certamente un virus molto diffusivo e che replica molto nelle prime vie aeree, in una parte del nostro corpo che è più a contatto con l'esterno. 

La diffusione

Omicron 2 ha già superato Omicron 1 in 7 Regioni/Province autonome d'Italia: al 7 marzo, la sua prevalenza supera quota 50% in Liguria (79,7%, la punta massima), Pa di Bolzano (75%), Umbria (65%), Lombardia (62,5%), Friuli Venezia Giulia (59,1%), Emilia Romagna (58,3%) e Piemonte (54,4%). L'unica Regione con Omicron 2 ancora assente è la Valle d'Aosta (0%), non a caso l'unica area "gialla" in un'Italia "rosso scuro" nella mappa dell'Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie.  Omicron 2 si avvicina al 50% in Lazio (47,5%) e Toscana (47,1%). Seguono Marche e Molise (41,2%), Sardegna (40,8%), Veneto (38,5%), Calabria (36,2%), Puglia (34,3%), Sicilia (30,3%), Campania (28,9%), Basilicata e Pa Trento (25%), Abruzzo (23,6%).