Omicron 5 fa correre i contagi: 25mila casi in Lombardia. Cosa succede e quando il picco

Tasso di positività sfiora il 30%. Quasi 10mila casi in un giorno nella sola provincia di Milano. Numeri che non si vedevano da mesi. Moratti: situazione da non sottovalutare

Milano -  Con 84.452 tamponi effettuati è di 25.132 il numero di nuovi positivi al Covid registrati in Lombardia, con un tasso di positività che schizza al 29,7%, tre punti sopra la media nazionale.  Il numero dei ricoverati è in aumento nelle terapie intensive (+4, 21) e nei reparti (+17, 854). Sono 9 i decessi che portano il totale da inizio pandemia a 40.816. Per quanto riguarda le province, a Milano sono stati segnalati 9.212 casi (di cui 3.779 in città), a Bergamo 1.675, a Brescia 2.700, a Como 1.327, a Cremona 700, a Lecco 871, a Lodi 521, a Mantova 998, a Monza e Brianza 2.348, a Pavia 1.544, a Sondrio 309 e a Varese 2.175. Anche a livello nazionale nelle ultime settimane si sta registrando una costante crescita di casi: oggi in Italia sono 94.165 i contagi e 60 i decessi. 

Covid, bollettino Italia e Lombardia oggi 29 giugno: casi e decessi

Moratti: sotto media nazionale, ma non sottovalutare

In merito ai dati lombardi si è espressa oggi la vice presidente e assessora al Welfare Letizia Moratti che ha spiegato che a livello di contagi la "Regione Lombardia è nettamente al di sotto della media nazionale", infatti "ieri avevamo 465 contagi su 100mila abitanti. La media nazionale è 605". Ma ad ogni modo "la situazione non è da sottovalutare". Moratti invita ancora alla "cautela", magari portando "la mascherina nei luoghi affollati", rispettando il distanziamento e lavando costantemente le mani. E per le persone fragili e gli over 80 il consiglio è di procedere con la quarta dose di vaccino. "Come sempre siamo la prima Regione anche sulle vaccinazioni", ha aggiunto la vicepresidente sottolineando che «nelle nostre Rsa abbiamo raggiunto quota 96%" di persone immunizzate: "Dal punto di vista delle maggiori fragilità - ha concluso - abbiamo dato una copertura assolutamente ottimale". 

Il bollettino Covid lombardo del 29 giugno
Il bollettino Covid lombardo del 29 giugno

Omicron 5: i sintomi

L'impennata di casi che si sta registrando ormai da alcuni giorni è anche spinta a livello nazionale dalla crescente diffusione di Omicron 5. Ma quali sono i sintomi principali? Mal di gola, raffreddore, mal di testa, dolori muscolari e possono comparire anche diarrea e problemi intestinali. Può comparire anche la febbre (generalmente non alta). Insomma sintomi influenzali. Più rischi per chi non è vaccinato. 

Quando il picco?

"Mi aspetto il picco di Omicron 5 a fine luglio, e poi in autunno una nuova variante, per la quale dovrebbe esserci il vaccino adatto" ha detto a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il professor Fabrizio Pregliasco, intervistato da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. Ormai siamo in piena estate: al mare suggerisce di portare con sé la mascherina? "Si, la mascherina va portata in spiaggia allo stesso modo di come portiamo gli occhiali da sole". 

La quarta dose

"Il picco dei contagi di questa ondata si avrà a luglio ma un altro richiamo del vaccino sarà necessario solo per tutte le persone con più di 70 anni con più patologie. Chi si è vaccinato e poi è anche guarito dal Covid ha un livello di protezione molto alta, quindi si può ammalare ma avrà solo sintomi lievi" ha detto il professor Andrea Crisanti, ospite a "The Breakfast Club" su Radio Capital. "Misure restrittive? In una popolazione quasi tutta vaccinata, le misure restrittive hanno un effetto paradossale e controproducente. Se la popolazione è protetta sviluppa una malattia lieve. Quarta dose e misure di protezione li devono usarli i fragili". E sulla quarantena per gli asintomatici, il professore Crisanti chiede prudenza: "Gli asintomatici possono trasmettere il virus. Noi dobbiamo proteggere i fragili e una persona positiva non può andare dove gli pare, potrebbe incontrare e infettare un fragile".