Omicron 5 spinge la corsa Covid: quando il picco? "Casi in calo tra 2-3 settimane"

Sileri: preoccupazioni per l'autunno? La maggior parte di noi è vaccinata e il vaccino aggiornato dovremmo averlo non dobbiamo pensare a restrizioni e lockdown

Lo studio sulle varianti Centaurus e Omicron 5

Lo studio sulle varianti Centaurus e Omicron 5

Milano, 27 giugno 2022 -  Ieri era ancora in salita la curva dei contagi i casi Covid nelle ultime 24 ore. 24.747 i nuovi casi Covid, contro i 48.456 del giorno precedente ma soprattutto i 16.571 di lunedì scorso, un incremento del 50% su base settimanale. I tamponi processati sono stati 100.959 con un tasso di positività in discesa dal 25,3% al 24,5%. I decessi erano 63.  In crescita le ospedalizzazioni: 7 in più le terapie intensive, a quota 234 in tutto con 22 ingressi giornalieri. E altri 341 in più i ricoveri ordinari per un totale di 5.873. Dopo oltre tre settimane di stabilità, sale di un punto percentuale nell'arco di 24 in Italia, tornando al 3%, la percentuale di posti nelle terapie intensive occupata da pazienti con Covid-19, lo stesso valore che segnava esattamente un anno fa, quando però di questi tempi girava una variante molto meno contagiosa.

È quanto emerge dai dati dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) del 27 giugno 2022, pubblicati oggi. È stabile al 9%, nell'arco di 24 ore in Italia, l'occupazione dei posti letto nei reparti di area non critica da parte di pazienti con Covid-19. Ma cresce in 12 regioni, raggiungendo il 21% in Sicilia e Umbria. La percentuale cresce in: Abruzzo (al 9%), Basilicata (14%), Calabria (18%), Campania (10%), Liguria (11%), Marche (8%), Molise (9%), Pa Bolzano (16%), Pa Trento (9%), Sardegna (8%), Sicilia (21%) e Umbria (21%). È stabile in Emilia Romagna (10%), Friuli Venezia Giulia (12%), Lazio (9%), Lombardia (7%), Puglia (10%), Piemonte (4%), Toscana (7%), Valle d'Aosta (11%) e Veneto (6%). 

Ma quando si invertirà il trend? Secondo il sottosegretario alla Salute Pierpalo Sileri l'ondata Covid in Italia, spinta oggi anche dalla variante Omicron 5, si esaurirà in 2-3 settimane.  I numeri del bollettino non evidenziano "nulla di preoccupante. C'è una circolazione importante di una variante molto contagiosa, con un virus che oggi è più debole rispetto a quello del passato. Se mi chiedete mascherina sì o no... E' un ottimo presidio, ma conviene oggi lasciarla su base volontaria come raccomandazione. Bisogna tenerla a portata di mano e indossarla quando c'è assembramento". 

Come sarà il mese di luglio? "Normalmente un'ondata dura 7-8 settimane, infatti il Portogallo sta già vedendo la sua curva abbassarsi. 2-3 settimane e succederà lo stesso anche da noi. In autunno dovremmo porci il problema? Se non fossimo vaccinati e se non avessimo un vaccino aggiornato. Ma siccome la maggior parte di noi è vaccinata e il vaccino aggiornato dovremmo averlo non dobbiamo pensare a restrizioni e lockdown".  L'obbligo di mascherine "sui mezzi pubblici rimarrà, ma più avanti anche lì per me potrebbe essere tolta e diventare fortemente raccomandata. Dovrebbe restare negli ospedali, nelle strutture sanitarie. Poi ci porremo il problema in autunno. Il punto chiave oggi deve essere il vaccino aggiornato, dobbiamo concentrarci su questo". 

In sostanza "bisogna essere attenti, ma senza eccessi di preoccupazione. Lo scorso anno, più o meno in questo periodo, iniziava l'ondata della variante Delta, che determinò un forte aumento dei casi in tutta Europa, ma che nel nostro Paese fu contenuta grazie anche all'introduzione del green pass e alla relativa diagnostica che consentì di intercettare ed isolare i casi positivi. Ma la grande differenza tra lo scorso anno e oggi è che allora il numero dei vaccinati era molto inferiore". "La variante che sta determinando questa ondata adesso è meno cattiva rispetto a quella dello scorso anno e a quella di Wuhan- ha infine sottolineato l'esponente del Governo- anche perché agisce su una popolazione in gran parte vaccinata. È vero che anche le persone vaccinate si infettano, ma rimane la protezione nei confronti delle forme gravi della malattia, analogamente a quanto avviene con il vaccino anti-influenzale", ha concluso.