Omicron 4 e 5, i nuovi sintomi. Come riconoscere le varianti: c'è anche male all'orecchio

Anche in Italia si registrano i primi casi delle sottovarianti che si sono rapidamente diffuse in altri Paesi

Omicron 4 e 5 sono diventate "varianti di preoccupazione" (Voc) in Ue. In data 12 maggio, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie Ecdc ha riclassificato questi due sottolignaggi della variante Omicron di Sars-CoV-2, BA.4 e BA.5, da varianti di interesse a Voc. BA.4 e BA.5 sono state identificate per la prima volta in Sudafrica, rispettivamente a gennaio e febbraio 2022, e da allora sono diventate le varianti dominanti in quell'area.

La variante Omicron
La variante Omicron

Omicron dominante in Italia

In Italia il 3 maggio scorso la variante Omicron aveva una prevalenza stimata al 100%, con la sottovariante BA.2 predominante e la presenza di alcuni casi delle sottovarianti BA.4 e BA.5 della stessa Omicron.

Contagiosità

Sulla base delle conoscenze scientifiche finora disponibili, ha spiegato la professoressa Antonella Mencacci, responsabile del laboratorio di microbiologia dell’Azienda ospedaliera di Perugia, è possibile sostenere che Omicron 5 presenti una contagiosità maggiore delle forme precedenti, anche se “non è ancora chiaro di quanto”.

I nuovi sintomi 

L'ex direttore esecutivo dell'Ema (Agenzia europea del farmaco) Guido Rasi. "È indispensabile resettare il sistema di sorveglianza e di sequenziamento del virus per monitorare bene l'eventuale diffusione di nuove varianti e sub-varianti", spiega. Tra i sintomi ci sono «meno colpi di tosse ma più naso che cola, meno febbre ma più spossatezza. E poi vertigini, dolore allo stomaco e all'addome, male all'orecchio». Non è comunque escluso "il rischio di polmoniti. Che resta elevato tra la popolazione non vaccinata".