Omicron 1 e Omicron 2, gli ultimi studi: gli effetti su vaccinati e non vaccinati

La sottovariante BA.2 causerebbe malattie più gravi nei soggetti privi di immunizzazione. Il report dell'Oms

Variante Omicron 2 in Italia

Variante Omicron 2 in Italia

Omicron 2 causa malattie più gravi rispetto a Omicron 1 nei soggetti privi di immunizzazione al Covid, mentre per chi è vaccinato (o guarito) la gravità delle malattie contratte è sostanzialmente uguale. 

Lo comunica l'Oms, in un aggiornamento sulla sottovariante BA.2 del virus SARS-CoV-2 pubblicato ieri, sulla base di due ricerche. La prima è stata condotta in Giappone, su animali da laboratorio privi di immunià al Covid, e i dati preliminari hanno appunto evidenziato che Omicron 2 può causare malattie più gravi rispetto a Omicron 1. Per quanto riguarda i soggetti vaccinati o guariti, l'Oms ha invece preso in considerazione i dati reali sulla gravità clinica provenienti da Sud Africa, Regno Unito e Danimarca, dove l'immunità da vaccinazione o infezione naturale è elevata: guardando questi numeri, non è stata segnalata alcuna differenza di gravità tra BA.2 e BA.1.

Il report di aggiornamento conferma inoltre la possibilità di reinfezione con Omicron 2 dopo aver contratto Omicron 1, sottolineando tuttavia che BA.1 offre una "forte protezione" contro la reinfezione provocata dalla sottovariante gemella. Omicron 1 rimane ancora più diffusa rispetto a Omicron 2, che però nelle ultime settimane è in aumento a livello globale grazie soprattutto alla sua maggior trasmissibilità. Quest'ascesa di BA.2 si inserisce tuttavia in un contesto di calo generalizzato dell numero dei contagi.

"Sulla base dei dati disponibili di trasmissione, gravità, reinfezione, diagnostica, terapia e impatti dei vaccino - scrive l'Oms - il gruppo di consulenza tenica sull'evoluzione del virus ha ribadito che la sottovariante BA.2 dovrebbe continuare a essere considerata una variante di preoccupazione e che dovrebbe rimanere classificata come Omicron, continuando dunque a essere monitorata come una sottovariante distinta di Omicron dalle autorità sanitarie pubbliche".