Variante Omicron 2, cosa sappiamo e dove è diffusa: nuovi casi in Italia, Europa e Usa

Si moltiplicano le segnalazioni della sottovariante che si sta propagando a velocità vertiginosa. C'è da preoccuparsi?

Milano 28 gennaio 2022 - Nessun allarme ma massima attenzione. E' il monito attuale degli organismi sanitari di tutto il mondo, a partire dall'Oms, nei confronti di Omicron 2, la sottovariante del ceppo virale di Covid che si sta diffondendo negli ultimi giorni in tutto il mondo.

Ma dove è nata la variante Omicron 2? E' più o meno infettiva della "sorella" Omicron? E i sintomi? Sono più o meno severi? Per ora di certezze ce ne sono poche perché quelli che si stanno manifestando in questi giorni sono i primi casi di infezione rilevati.

Omicron 2, le origini

Non è ancora chiara l’origine della sottovariante Omicron 2 che, secondo alcuni ricercatori, sarebbe nata in India lo scorso dicembre (quasi l’80% dei casi ha questa sequenza) per poi diffondersi in Cina, Israele, Danimarca, Australia, Canada e Singapore. Ed ora anche nel Regno Unito. Sul suo profilo Twitter, a metà gennaio, Ashok Swain, professore del Department of Peace and Conflict Research ha parlato di alcuni casi scoperti nella città svedese di Uppasala: “Due casi di una nuova sottovariante di Omicron che si teme sia ancora più contagiosa sono stati scoperti dal Laboratorio Ospedaliero Universitario di Uppsala. L’altra nuova variante di omicron, chiamata BA.2, è stata trovata in Norvegia e Danimarca, che si è diffusa a Calcutta, in India“. 

Scoperta in India

Le prime segnalazioni della 'sorella' della variante Omicron, indicata con la sigla BA.2, risalgono a metà dicembre in India, dove la variante del SarsCoV2 è diventata rapidamente dominante, e in seguito si è diffusa nelle Filippine, Singapore e Giappone. Nello stesso periodo è stata rilevata anche in Sud Africa e ha raggiunto l'Europa, dove le sequenze sono state identificate in alcuni Paesi scandinavi, fra i quali la Danimarca, in Gran Bretagna e in Germania. 

Le differenze tra Omicron 1 e Omicron 2

Essendo una sotto-variante di Omicron, BA.2 va considerata necessariamente una VOC (variante preoccupante), quindi altrettanto in grado di "bucare" i vaccini, anche se questa definizione è fuorviante, perché si è visto che gli anticorpi indotti dalle vaccinazioni continuano a rendere remota la possibilità di incorrere in forme gravi di Covid-19. Come riportato dal Business Standard "questa variante contiene più mutazioni di Omicron e potrebbe essere più violenta". Inoltre, secondo gli esperti, la velocità di diffusione di Omicron 2 potrebbe essere più alta della Omicron, già elevata di suo. Ma è chiaramente presto per fare valutazioni, non ci sono ancora elementi che possano infatti far pensare a una contagiosità differente, ad una capacità maggior di eludere i vaccini o una differente patogenicità, cioè gravità della malattia causata. 

I sintomi della variante Omicron
I sintomi della variante Omicron

Maggiore contagiosità

La variante appartiene allo stesso ceppo della Omicron che conosciamo da tempo, ossia il B.1.1.529, ma si distingue per alcune mutazioni sulla proteina Spike, l'artiglio con il quale il virus aggancia le cellule. Per questo motivo, per distinguerla dalla prima versione della Omicron, è stata chiamata BA.2. Secondo i dati raccolti finora nei Paesi in cui si è maggiormente diffusa, come Gran Bretagna e Danimarca, la variante BA.2 sarebbe ancora più contagiosa della Omicron 'classica', la B.1.1.529, ma non più aggressiva. I vaccini attualmente in uso forniscono protezione contro le forme gravi della malattia. D'altronde le due varianti 'gemelle' differiscono soltanto per due mutazioni e questo fa propendere il mondo scientifico per un cauto ottimismo circa l'impatto della sottovariante sui sistemi sanitari. 

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Omicron 2 in Europa

La segnalazione dei primi casi di Omicron 2 in Europa risalgono a fine dicembre - inizio gennaio nei Paesi Scandinavi, in particolare in Danimarca, per poi diffondersi a Germania e Inghilterra. Ieri è poi giunta alle porte dell''Italia con un caso segnalato In Slovenia è stato confermato, nel nordest del Paese dove successivamente sono stati confermati altri due casi. Non si è fatto nemmeno in tempo a dire che Omicron 2 era alle porte dell'Italia che poche ore dopo in Liguria erano stati rilevati i primi casi. Una diffusione che sta preoccupando in particolare l'Inghilterra dove, dopo una discesa dei contagi, Omicron due sarebbe fra i responsabili di un nuovo aumento dei positivi. 

"Il rimbalzo dei numeri dei casi proprio mentre stiamo eliminando le restrizioni è arrivato prima di quanto molti si aspettassero - ha spiegato l'epidemiologo  Tim Spector che ha coordinato lo studio degli scienziati del King College di Londra - ma non sorprende dato che, durante la pandemia, abbiamo visto ripetutamente la fine delle vacanze scolastiche inaugurare un rapido aumento dei casi tra i bambini, che poi si riversano nei genitori e nel personale scolastico". "Un altro fattore emergente - ha aggiunto Spector - e' che sta prendendo il sopravvento un nuovo sottotipo di Omicron, chiamato BA.2, che è probabilmente più contagioso". La scorsa settimana, ha concluso l'epidemiologo, un nuovo caso su 20 aveva questa variante e considerato che tende a raddoppiare ogni pochi giorni, è probabile che diventerà predominante nel giro di un mese.

Nelle ultime ore però, proprio in Inghilterra, pare esserci una nuova inversione di tendenza nei contagi che lascerebbe ben sperare. In particolare il virus starebbe circolando moltissimo fra i bambini (che come noto raramente sviluppano forme gravi) con un calo nelle fasce più anziane. 

Omicron 2 in Italia

La variante Omicron 2, in Italia, è stata sequenziata per la prima volta in Liguria su tamponi processati al Policlinico San Martino di Genova. Sono due i casi accertati, uno dopo il sequenziamento di routine al San Martino, il secondo invece è emerso dal sequenziamento di un campione derivante dal monitoraggio nazionale, che coinvolge il laboratorio di Igiene diretto dal professor Giancarlo Icardi.

Un'indagine rapida condotta dall'Iss e dal ministero della Salute, insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler, ha quindi evidenziato che la sottovariante di Omicron Ba.2 è presente in nove regioni italiane, ed è pari all'1% delle sequenze classificate come Omicron. Oltre che in Liguria, è stata infatti segnalata in Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Sicilia e Toscana.

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Anche negli Stati Uniti

La nuova sotto variante di Omicron BA.2 è stata identificata anche negli Stati Uniti in circa 20 Stati. Secondo la banca dati GISAID, un'iniziativa scientifica globale, i casi individuati sarebbero un centinaio. I contagi con la nuova variante - spiegano i Cdc - sono ancora pochi rispetto all'emergere della mutazione in  Europa. «Al momento - ha precisato la portavoce dei Centri per i controllo e la prevenzione delle malattie Kristen Nordlund - è troppo presto per determinare se la BA.2 è più trasmissibile o più potente della variante omicron originale BA.1. Ma la sua diffusione ed i suoi effetti vanno tenuti sotto controllo.

La parola agli esperti

 "La variante Omicron ormai è largamente predominante nel nostro Paese, si rileva in piu' del 95% dei casi. In alcuni casi e' stata rilevata anche la presenza della variante Omicron 2 che però non differisce molto nelle caratteristiche rispetto ad Omicron 1". Lo ha detto Gianni Rezza, direttore generale prevenzione ministero della Salute, nel video di commento dei dati del monitoraggio settimanale. La variante Omicron "ha soppiantato ormai quasi del tutto la variante Delta, con una prevalenza stimata al 17 gennaio del 95,8% contro il 4,2%. All'interno si identifica anche il lignaggio BA. 2, molto circolante in Europa e segnalato anche nel nostro Paese, in nove Regioni". Lo afferma il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, commentando in un video i dati del monitoraggio settimanale della situazione epidemiologica.