Omicron 2 e Omicron 1: differenze, sintomi e vaccino. Cosa dicono gli esperti

La nuova variante del Covid è sbarcata anche in Italia, Lombardia compresa. La curva epidemiologica è, però, in discesa. L'infettivologo Bassetti: "Nessun allarme"

Milano, 29 gennaio 2022 - Omicron 2 è arrivata anche in Italiasegnalati casi in 9 regioni, anche in Lombardia. Nonostante ciò, la curva epidemiologica è in discesa. "Il fatto che Omicron 2 sia stata rilevata in Italia non è un problema e non deve creare allarme perché è una 'sorella' della variante Omicron che abbiamo visto essere molto contagiosa ma non sta creando stress negli ospedali. Le varianti ci saranno perché lo dice la storia dei virus dobbiamo essere attenti e sequenziare'', ha detto all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del San Martino di Genova. Ma cosa sappiamo di questa variante e quali differenze ci sono con le altre?

Covid, la variante Omicron 2 è in Italia: segnalati casi in 9 regioni, anche in Lombardia

Omicron 2, le origini

Secondo alcuni ricercatori, Omicron 2 sarebbe nata in India, visto che quasi l’80% dei casi di quel Paese presenta questa sequenza. Le prime segnalazioni risalgono a metà dicembre, poi si è diffusa nelle Filippine, Singapore e Giappone e poco dopo è stata rilevata anche in Sud Africa. In Europa ha fatto la sua comparsa inizialmente in alcuni Paesi scandinavi, poi in Gran Bretagna, in Germania e adesso anche in Italia.

Omicron 2 e Omicron 1, le differenze

Omicron 2 appartiene allo stesso ceppo della Omicron, ma si distingue per alcune mutazioni sulla proteina Spike con cui il virus aggancia le cellule. Per distinguerla dal ceppo originario è stata chiamata BA.2.  Secondo Seppo Meri, insegnante di Immunologia all'università di Helsinki, "le varianti di Omicron si diffondono più velocemente perché sembrano essere migliori nello sfuggire all'immunità indotta dal vaccino (e in parte anche dalle infezioni). E questo perché le varianti di Omicron hanno molte più mutazioni nella proteina S", la Spike del virus, "rispetto alle varianti precedenti. A questo proposito le differenze tra BA.1 e BA.2 non sono così grandi, sebbene ci siano alcuni cambiamenti di amminoacidi nella proteina S. La maggiore differenza tra BA.1 e BA.2 è stata riportata nel gene ORF1ab. Cosa significhi, è ancora una questione aperta. Il grande complesso proteico codificato da ORF1ab è coinvolto nella replicazione del virus e nell'elaborazione proteolitica delle proteine virali". Quanto alla sintomatologia legata a Omicron, "BA.1 sembra causare una malattia leggermente meno grave rispetto alla variante Delta, il che è un segno positivo", riflette l'esperto.

Omicron 2, i sintomi

econdo l'Istituto superiore di sanità, le caratteristiche e i sintomi di Omicron 2 non dovrebbero essere tanto diversi dal ceppo originale che nella gran parte dei casi genera una rino-faringo-tracheite. Gli esperti hanno evidenziato almeno 8 sintomi di Omicron che, secondo i primi dati in possesso agli esperti, potrebbero essere accostati anche alla nuova sottovariante. Secondo i ricercatori questi sintomi tendono a manifestarsi rapidamente e abbastanza presto nella malattia, a partire da circa 2 giorni dopo il contagio e durano circa 5 giorni. I primi 8 sintomi campanello d'allarme dell'infezione sono: mal di gola, naso che cola, starnuti, mal di testa, senso di fatica, dolori muscolari, mal di schiena (zona lombare), sudorazioni notturne. A questi segnali l’Oms ha aggiunto altri possibili sintomi, ovvero: diarrea, confusione, perdita di appetito, eruzioni cutenee, irritazione oculare.

Omicron 2, le conseguenze

"I dati della Danimarca che è oggi il Paese del mondo con una maggiore circolazione della variante Omicron 2 ci dicono che a fronte di un aumento del 50% della circolazione del virus si è assistito a una riduzione del 60% delle ospedalizzazioni", sottolinea l'infettivologo genovese Matteo Bassetti, secondo il quale esiste una differenza tra le due varianti soprattutto nella sua tendenza alla diffusione, ma anche nei suoi effetti. "Omicron 2 è una variante più contagiosa rispetto a Omicron 1 ma certamente meno patogena soprattutto a livello polmonare - aggiunge l'esperto -. Andiamo verso una circolazione contemporanea di Omicron 1 e 2: dal punto di vista clinico non c'è una grande differenza, siamo di fronte a malati con un quadro meno grave rispetto a Delta".

 

Omicron 2 e il vaccino

I  vaccini anti Covid sono molto efficaci contro la sottovariante BA.2 della variante Omicron (B.1.1.529) del coronavirus SARS-CoV-2, soprannominata “Omicron 2”. Il dato è stato pubblicato nell'ultimo bollettino sulla campagna vaccinale nel Regno Unito, il “COVID-19 vaccine surveillance report” pubblicato dalla UK Health Security Agency. L'efficacia dei vaccini è risultata addirittura maggiore di diversi punti percentuali rispetto a quella rilevata contro il ceppo originale della Omicron (BA.1), dal quale quale sono generate diverse sottovarianti figlie. Fra esse la BA.2 è ritenuta quella di maggior interesse sanitario poiché ha soppiantato la prima in alcuni Paesi – come in Danimarca – e in altri sta prendendo il sopravvento, verosimilmente a causa di alcune mutazioni che le conferiscono ulteriori vantaggi nella trasmissibilità.