Omicidio di Faenza, telefonata al vaglio degli inquirenti

All'alba del 6 febbraio la chiamata arrivata sul telefono dell'ex marito di Ilenia Fabbri: 21 minuti nella mattina del delitto

La polizia scientifica al lavoro

La polizia scientifica al lavoro

Ravenna, 14 febbraio 2021 - Una lunga registrazione telefonica di 21 minuti realizzata tra le 6.08 e le 6.29 del 6 febbraio scorso entrerà, una volta sbobinata, nel fascicolo aperto dal Pm di Ravenna Angela Scorza sul giallo della morte di Ilenia Fabbri, la 46enne sgozzata nel suo appartamento di via Corbara a Faenza. 

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Un audio che potrebbe fare nuova luce sul delitto che, ad oggi, vede indagato a piede libero il 53enne Claudio Nanni, ex marito della vittima, separato dalla donna dal 2018.

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L'uomo è accusato di omicidio pluriaggravato in concorso con persona ignota. Secondo la pista imboccata che segue la squadra Mobile di Ravenna inscieme allo Sco di Roma, ci sarebbe stato un killer assoldato per  uccidere la donna. E proprio in merito alla pista che conduce al marito, gli inquirent stanno lavorando a una corposa registrazione telefonica realizzata in concomitanza con l'assassinio della moglie grazie a un'applicazione installata dal 53enne sul cellulare che gli consentiva di conservare le chiamate. Una registrazione che ripercorre i momenti concitati della prima mattina del 6 febbraio.

L'allarme era stato lanciato alle 6.06 quando l'amica della figlia della vittima, Arianna, che era rimasta a dormire nell'abitazione, aveva chiamato l'altra per dirle di essersi barricata in camera dopo avere sentito urla e rumori. Arianna, appena uscita  di casa, in quel momento si trovava in auto con il padre Claudio  per andare a  ritirare una vettura a Milano: a quel punto aveva  chiamato il 112. E subito dopo il telefono del 53enne, in preda alla paura. L'auto con padre e figlia  imtanto torna indietro dall'autostrada verso via Corbara mente i due continuano a parlare.  E il padre a au certo punto esclama: "Oddio, mi sento male". Intanto in casa l'amica  non sente più rumori,  Arianna le dice di prendree un attizzatoio da camino e scendere a controllare che succede, ma il padre frena e dice che è meglio che rimanga ben chiusa a chiave in stanza. Lui però nei primi interrogatori a caldo aveva ammesso di non sapere della presenza della giovane nell'abitazione.