Omicidio di Faenza, le indagini e le ipotesi: trovate tracce dell'assassino

Isolate tracce biologiche sul luogo del delitto: potrebbe essere il dna del killer

Omicidio di Faenza, Ilenia Fabbri

Omicidio di Faenza, Ilenia Fabbri

Faenza, 12 febbraio 2021 - Prende sempre più corpo un'ipotesi, che aggiungerebbe dell'orrore all'orrore di un omicidio, in merito alla morte di Ilenia Fabbri. Per l'omicidio di Ilenia Fabbri, la 46enne uccisa sabato 6 febbraio nella sua casa di via Corbara a Faenza, i principali sospetti ricadrebbero sull'ex marito come mandante e su un sicario incaricato del delitto.

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Questo è per ora il quadro accusatorio costruito dagli inquirenti, anche se per avere certezze mancano ancora alcuni elementi. Che potrebbero, perlomeno in parte, essere chiariti dall'analisi delle tracce forensi isolate nei giorni scorsi dagli investigatori. Sul luogo delitto, anche grazie all'utilizzo di luminol e luci forensi, sono state trovate tracce biologiche che potrebbero condurre alla ricostruzione del dna dell'assassino. Tracce di sangue. Sangue che potrebbe non appartenere alla vittima. Anche perché dalle ipotesi formulate da investigatori e inquirenti emergerebbe che Ilenia Fabbri potrebbe aver ferito il killer. Una colluttazione, dunque, all'interno dell'appartamento di via Corbara. Una colluttazione terminata nel modo più atroce, ovvero con la morte per sgozzamento di Ilenia Fabbri. 

Chi sei?

Cosa vuoi?

Ilenia avrebbe lottato con il suo aggressore, avrebbe cercato di opporsi in ogni modo alla sua prevaricazione. A testimonianza di questo fatto, ancor prima delle tracce ematiche che farebbero pensare a una violenta colluttazione fra i due, ci sarebbero le parole dell'amica della figlia della donna, che aveva trascorso la notte nell'appartamento insieme a lei e alla figlia Arianna. Parole che lascerebbero poco spazio a dubbi, visto che la ragazza ha dichiarato di aver sentito Ilenia Fabbri urlare "Chi sei? Cosa vuoi?". La stessa amica della figlia ha fornito una seppur parziale descrizione dell'uomo che avrebbe visto scappare proprio quella mattina dalla casa di via Corbara. Una descrizione che ha permesso agli investigatori di elaborare un identikit e che non corrisponderebbe di certo all'ex marito della donna.

Il passato

Come si sarebbe arrivati a indagarlo per omicidio volontario pluriaggravato in concorso con ignoti? Anzitutto a tratteggiare un quadro a tinte fosche è il passato dei due: la loro separazione era stata decisamente burrascosa, per non parlare del fatto che nel 2017 la donna lo aveva denunciato per maltrattamenti. Che però erano soprattutto psicologici. Per superare quel momento, Ilenia Fabbri era  rivolta a un centro antiviolenza. Non solo. Recentemente la donna aveva anche promosso una causa di lavoro proprio contro l'ex marito per chiedergli ben 100mila euro inerenti le collaborazioni nell'impresa di famiglia. 

Il sospetto

Un passato quindi turbolento, ma che non basta di certo ad accusare qualcuno di omicidio. E infatti a completare il quadro accusatorio costruito dagli inquirenti nei confronti di Claudio Nanni, l'ex marito di Ilenia Fabbri, ci sono un alibi che sembra costruito a tavolino: l'uscita insieme alla figlia per andare in una concessionaria di Milano. Proprio questo episodio avrebbe insospettito gli inquirenti: l'assassino ha agito in uno spazio temporale ristretto e quindi il rischio di trovare, a quell'ora, in casa anche la figlia. Che però era uscita di casa alle 5.59. Un orario di certo non consueto. E se si fosse trattato di una rapina finita male? Forse, ma perché non rubare nulla? Perché tentare per ben due volte - la prima, senza successo, era stata uno strangolamento - di uccidere Ilenia Fabbri? E, soprattutto, perché entrare in azione alle 6 del mattino quando la probabilità di trovare qualcuno sveglio nell'appartamento sarebbe stata sicuramente più alta rispetto a un'incursione notturna? Il killer non doveva essere un professionista, quindi probabilmente qualcuno assoldato per uccidere. Da chi? Da una persona che aveva diversi conti in sospeso con la vittima, presumibilmente. Ecco quindi l'accusa nei confronti dell'ex marito della donna.