Omicidio di Bolzano, dove è finito Peter Neumair? Ricerche di nuovo sospese

A nulla è servito l'intervento dei carabinieri subacquei arrivati da Genova Voltri per scandagliare l'Adige

Laura Perselli e Peter Neumair

Laura Perselli e Peter Neumair

Bolzano - Dove è finito Peter Neumair? Sono passati quasi due mesi dalla scomparsa del 63enne e ancora non è stata trovata una pista concreta su dove possa trovarsi il suo cadavere. Perché a questo punto investigatori e inquirenti concordano su alcuni elementi, fra cui il fatto che anche Peter Neumair, così come la moglie Laura Perselli, possa essere stato ucciso. Nulla però si sa in merito, visto che sono state di nuovo sospesel le ricerche del corpo dell'uomo. Sabato 20 febbraio erano stati inviati i carabinieri subacquei di Genova Voltri per scandagliare il letto del fiume Adige. Cosa che è avvenuta per diversi giorni, ma senza esito. Una settimana dopo si è quindi deciso di  sospendere le ricerche. Le ricerche erano state intraprese e poi sospese già sette giorni prima, ovvereo a metà febbraio. Si infittisce quindi il mistero in merito a dove possa essere stato occultato il cadavere  di Peter Neumair.  

Benno Neumair
Benno Neumair

L'accusa

Altro aspetto sul quale le teorie sembrano concordare è che a uccidere i due genitori possa essere stato Benno Neumair, figlio di Laura Perselli e Peter Neumair. Il movente ancora non è del tutto chiaro, anche se l'ipotesi più accreditata porterebbe a pesanti dissidi in famiglia che peraltro la stessa donna avrebbe palesato diverse volte in alcuni messaggi inviati a un'amica. Messaggi vocali nei quali Laura Perselli si è spesso lamentata proprio dei comportamenti del figlio Benno.

L'ipotesi

Secondo una prima ricostruzione, ad essere uccisa per prima sarebbe stata Laura Perselli. La 68enne sarebbe stata strangolata appena rientrata a casa. In realtà indagini successive hanno rivelato un'altra pista, che sarebbe più credibile al momento: Benno Neumair avrebbe dapprima ucciso il padre Peter Neumair e poi, una volta rientrata la madre Laura Perselli, l'avrebbe strangolata. Ad avvalorare questa nuova tesi sarebbero le tracce di sangue trovate nella villa dei Neumair. Tracce di sangue che lo stesso Benno avrebbe cercato di far scomparire utilizzando una quantità di acqua ossigenata giudicata eccessiva per essere sintomo di un normale utilizzo di questa sostanza. Anche perché, attraverso l'utilizzo di luminol e luci forensi, le tracce di sangue vengono rilevate comunque. Cosa che è accaduta nel caso del giallo di Bolzano.

Le ricerche

L'attività dei carabinieri subacquei di Genova Voltri non è però stata vana. Se il fiume Adige non ha restituito il cadavere di Peter Neumair, le ricerche hanno però dato esiti positivi in merito ad altri aspetti. Un telefono cellulare, una coperta, una chiave inglese e un moschettone sono alcuni degli oggetti ritrovati nel letto del fiume. Che possano avere a che fare con il duplice delitto più occultamento di cadavere di cui è accusato Benno Neumair, attualmente in carcere? Possibile, ma a dare risposte certe potranno essere soltanto le analisi che verranno svolte sui reperti. Nel caso del telefono cellulare va sottolineato che la permanenza nell'acqua per diverse settimane potrebbe non aver intaccato alcune parti fondamentali, visto che attraverso il ricorso alla tecnologia è possibile risalire a contatti e attività anche di diverse settimane precedenti. E se il telefono fosse appartenuto a una delle due vittime, questo rappresenterebbe una svolta importante per le indagini. E magari potrebbe dare indizi su dove possa trovarsi il corpo di Peter Neumair.