Omicidio Cerciello Rega, ergastolo ai due ragazzi americani

Mario Rega Cerciello, il carabiniere ucciso (Facebook)

Mario Rega Cerciello, il carabiniere ucciso (Facebook)

Roma - Ergastolo per i due giovani statunitensi Lee Finnegan Elder e Gabriel Natale Christian Hjorth, per l'omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega e del ferimento del collega Andrea Varriale nel luglio del 2019 a  Roma, nel quartiere Prati. Rosa Maria Esilio, vedova del vice brigadiere, è scoppiata in lacrime alla lettura della sentenza di condanna all'ergastolo. La donna, che è stata presente a tutte le udienze del processo, dopo la lettura del dispositivo ha abbracciato piangendo il suo avvocato e i familiari del marito.

Finnegan Lee Elder durante il processo
Finnegan Lee Elder durante il processo

La difesa 

"Questa sentenza e' una vergogna per l'Italia con dei giudici che non vogliono vedere quello che è accaduto durante le indagini e durante il processo. Non ho mai vista una cosa simile. Abbiamo assistito al solito tandem procura-giudici". E' il commento durissimo dell'avvocato Renato Borzone, difensore di Finnegan Lee Elder dopo la condanna all'ergastolo. "C'e' un ragazzo di 19 anni che è stato aggredito", ha aggiunto il penalista, che ha annunciato ricorso in appello.

La parte lesa

"Una sentenza severa ma corrispondente al delitto atroce che è stato commesso. E' una pena adeguata alla gravità del fatto, per i due imputati non hanno dato alcun segno di pentimento": è questo il commento di Franco Coppi, legale di parte civile, sull'ergastolo inflitto ai due giovani americani responsabili dell'omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri, Mario  Cerciello Rega.