Omicidio di Bolzano: i familiari di Laura e Peter ringraziano i vigili del fuoco

Una lettera di apprezzamento per l'impegno mostrato nelle ricerche dei corpi. Si attende l'interrogatorio del figlio Benno, accusato di aver assassinato i genitori

Le ricerche nell'Adige e, nel riquadro, la coppia scomparsa a Bolzano (Ansa)

Le ricerche nell'Adige e, nel riquadro, la coppia scomparsa a Bolzano (Ansa)

Bolzano - La famiglia di Laura Perselli e Peter Neumair, i coniugi scomparsi a Bolzano all'inizio di gennaio, ringrazia i vigili del fuoco per l'impegno dimostrato nelle ricerche dei due corpi. E' stata Carla Perselli, sorella di Laura e cognata di Peter, a scrivere una lettera di ringraziamenti a nome della famiglia. Destinatari, in particolare, i pompieri che hanno lavorato senza sosta lungo l'Adige per cercare tracce legate alla sparizione di marito e moglie. Per il loro assassinio è sospettato il figlio Benno, in carcere da fine gennaio con le accuse di omicidio volontario e occultamento di cadavere .

Riconoscenza in un momento tragico

"Vogliamo ringraziarvi per tutto il vostro lavoro di ricerca dei nostri cari, Laura e Peter, fatto con grande impegno in questo periodo. Sappiamo - scrive la sorella - quanto avete faticato per giornate intere, anche immergendovi nelle acque gelide dell'Adige e cercandoli ovunque sul nostro territorio". Il fiume, per ora, ha restituito solo il corpo di Laura. Per quanto riguarda Peter, invece, c'è stato solo un falso allarme. La sagoma identificata con l'ecoscandaglio, però, non apparteneva a un essere umano. Resta la gratitudine per l'operato della task-force, manifestato da una famiglia che da due mesi vive l'immane tragedia della scomparsa di due parenti stretti e l'incriminazione di un altro. "Vi ringraziamo moltissimo - prosegue il messaggio - per avere messo a disposizione la vostra professionalità, il vostro tempo e la vostra fatica per aiutarci. Abbiamo seguito le vostre ricerche, informandoci dai carabinieri di  Bolzano e abbiamo visto nelle immagini dei media quanti volontari abbiano collaborato". Accorata la conclusione della missiva. "Vi siamo enormemente riconoscenti per averci ridato il corpo di mia sorella Laura e vi stimiamo moltissimo per tutto ciò che avete fatto per noi! Grazie dal cuore. Carla Perselli e familiari", conclude il messaggio, pubblicato su Facebook dall'associazione dei vigili del fuoco dell'Alto Adige, Landesfeuerwehrverband Sudtirol. 

Il destino di Benno è in bilico

Intanto si attende di conoscere la data dell'interrogatorio del figlio della coppia, il trentenne Benno Neumair, l'insegnante di scuola media e appassionato di fitness accusato del delitto. Il giovane, in isolamento in una cella del carcere di Bolzano, ha chiesto di essere sentito dai pm che si occupano del caso, Igor Secco e Federica Jovene. Fino a oggi si è sempre dichiarato innocente, addirittura "vittima di un complotto". Sono in arrivo anche i risultati della consulenza sui file sequestrati nei dispositivi tecnologici in uso al ragazzo (smartphone, computer e alcune chiavette Usb) e, soprattutto, delle analisi dei Ris sul materiale repertato nella villa di via Castel Roncolo, che per gli inquirenti è il luogo in cui Benno ha ucciso i genitori. Se le macchie ematiche trovate fra muri e arredi dovessero appartenere a Laura e Peter (ma anche a uno solo dei due), la posizione del culturista si aggraverebbe ancora di più. Gli esiti delle analisi dei carabinieri del reparto specializzato dovrebbero giungere per metà del mese prossimo.