Olimpiadi 2026, è assalto alla diligenza

Ogni territorio lombardo ha pronta la lista della spesa: «Servono investimenti». Il quadro: dalla Valtellina alla Brianza, passando per il Lario

Milano pensa alle Olimpiadi

Milano pensa alle Olimpiadi

Milano, 15 luglio 2019 - La grande occasione. Le Olimpiadi del 2026, nei propositi delle regioni e del governo, dovranno prevedere soltanto investimenti utili e progetti sostenibili. Eppure la Lombardia sogna di sfruttare l’evento per mettere mano a piani di intervento che aspettano da anni. Nella speranza di sindaci, assessori, associazioni, l’evento si trasforma in una chance di accelerare progetti, cantieri attesi da anni. Gallerie, ponti, metropolitane, palazzetti dello sport. Tutti ora sognano i cinque cerchi e sperano nei fondi pubblici, in investimenti che raddrizzino torti e rilancino l’economia. Ma il denaro potrebbe non bastare.

VALTELLINA - La Regione per la Valtellina pianifica interventi strutturali sulla Statale 36 e la Statale 38. Finanziata la tangenziale di Tirano, resta da completare quella di Sondrio che oggi finisce in un passaggio a livello. Da accelerare il collegamento con Orio al Serio e Lecco. Ma già arrivano contestazioni ai progetti. In particolare da Legambiente. Gli ecologisti bocciano «l’ipotesi del traforo ferroviario Malles-Bormio e di nuovi impianti sciistici in prossimità del Parco dello Stelvio, fra Bortmio e Santa Caterina Valfurva per possibili gravi rischi ambientali».

LECCHESE E COMASCO - Per raggiungere la Valtellina e gli impianti olimpici bisognerà transitare dal Lecchese. Atterrando a Orio, il collegamento ferroviario e stradale resta precario. Gallerie chiuse a singhiozzo per cedimenti, frane che interrompono la Superstrada 36 sono un problema. Da qui la scelta di ribadire come da qui a sette anni interventi strutturali siano necessari. I sindaci chiedono anche interventi sulla provinciale 72, l’alternativa alla Superstrada, che collega Varenna a Bellano. Stimare i costi e soprattutto studiare un progetto sono le priorità.

BRIANZA - Mentre Monza rispolvera la sua Villa Reale, proponendola come sede di eventi di gala legati all’inaugurazione delle Olimpiadi, i sindaci del territorio affilano le armi e sperano di chiudere grazie ai giochi invernali una partita iniziata negli Anni Settanta, quella della metropolitana. Avviato, non si sa con quale celerità, il piano per portare a Monza la linea 5, è la Brianza Est a sperare nel prolungamento della Verde fino a Vimercate. Un anno e mezzo fa Marco Granelli, assessore ai Trasporti di Milano, ha istituito un tavolo di lavoro con i primi cittadini. E ha commissionato ad Atm un nuovo studio di fattibilità. A fine luglio dovrebbe riconvocare i sindaci per comunicare quale potrebbe essere il collegamento migliore. Con l’assegnazione dell’evento a Milano e Cortina, i Comuni sperano che dalla carta si passi al cantiere.