Olimpiadi 2026, sfida all'ultimo voto per Milano-Cortina

Sala e Fontana a Losanna. Una competizione che non si gioca solo sulla forza dei dossier, ma anche sulla capacità di fare colpo sui membri del Cio

Milano e Cortina sono a Losanna, rush finale

Milano e Cortina sono a Losanna, rush finale

Milano, 23 giugno 2019 - Poche ore di trattativa, di diplomazia e contatti e il verdetto sarà servito. Domani alle 18 si saprà se Milano e Cortina avranno ottenuto la maggioranza degli 83 delegati del Cio presenti a Losanna e porteranno a casa l’assegnazione delle Olimpiadi invernali 2016. Oppure, se la scelta cadrà su Stoccolma-Are. Insomma, una nuova Olimpiade italiana vent'anni dopo Torino o la prima volta della Svezia d'inverno. In campo il presidente della Regione, Attilio Fontana, e il sindaco di Milano Giuseppe Sala. Il primo cittadino, ex commissario dell’Expo 2015, ieri mattina si è messo in viaggio per giocarsi una delle partite decisive del suo mandato. Da giocare di sponda con la Regione c’è una difficile contesa. 

Dei 95 membri del Comitato olimpico internazionale, tre non potranno votare perché sospesi. Non si esprimeranno nemmeno il presidente Thomas Bach, i tre membri italiani e i due svedesi. Saranno assenti all'appuntamento del 24 giugno altri tre membri: il Granduca di Lussemburgo, Henry, il principe ereditario del Bhutan, Jigyel Uguen Wangchuck, e la tiratrice slovacca Danka Bartekova impegnata ai Giochi Europei di Minsk. Per vincere, quindi, serviranno 42 voti. Il verdetto sarà anticipato da una doppia presentazione delle candidature: una tecnica al mattino a porte chiuse e una pubblica nel primo pomeriggio. Dopo la presentazione nel primo pomeriggio dei report redatti dalla Commissione di valutazione del Cio presieduta da Octavian Morariu si procederà alla votazione a porte chiuse (dalle 16 alle 16.30), seguita dalla cerimonia dell'annuncio della città vincitrice. Sarà questo l'ultimo atto di un lungo iter, iniziato il 29 settembre del 2017 con l'apertura della fase di dialogo cui avevano aderito 7 candidature: oltre a Milano-Cortina e Stoccolma-Are, Calgary (Canada), Erzurum (Turchia), Sapporo (Giappone), Graz (Austria) e Sion (Svizzera). 

 

BIG E MUSICHE DA OSCAR - La sfida non si gioca solo sulla forza dei dossier, ma anche sulla capacità di fare colpo sui membri del Cio. E da questo punto di vista, entrambe le candidature hanno diverse carte da giocare. A guidare la squadra svedese a Losanna sarà la principessa Vittoria, futura regina di Svezia. Un jolly sicuramente non da poco, visti i diversi rappresentanti delle monarchie, non solo europee, che siedono nel consesso del Cio. A Losanna ci saranno anche il primo ministro svedese Stefan Lofven e una quindicina di ori olimpici. Ma in fatto di atleti l'Italia non ha nulla da invidiare alla Svezia. Nella delegazione italiana sono presenti 16 campioni olimpici e paralimpici, equamente distribuiti tra uomini e donne.

Tra i big che hanno fatto la storia dello sport azzurro è atteso anche Alberto Tomba. Un ruolo di primo piano lo avranno sicuramente le neo olimpioniche Michela Moioli e Sofia Goggia, oltre alla regina dello short track Arianna Fontana che è stata finora l'ambasciatrice numero uno della candidatura. Volano a Losanna anche Armin Zoeggeler, Federico Pellegrino, Giacomo Bertagnolli (paralimpico), Manuela Di Centa, Elisa Confortola, Francesca Porcellato (paralimpica) e per le discipline estive Carlo Mornati, Antonio Rossi, Giuseppe Abbagnale, Aldo Montano, Alessandra Sensini e Diana Bianchedi. Tutti, rigorosamente griffati Armani con divise personalizzate Milano-Cortina. Scenderanno in campo anche Marcello Lippi, ct dell'Italia campione del mondo nel 2006, oltre ai presidenti di Milan e Inter, rispettivamente Paolo Scaroni e Steven Zhang. Per l'occasione sarà realizzato un inno con le parole di Mogol e le musiche di Ennio Morricone, mentre i filmati di presentazione della candidatura (uno più tecnico al mattino e uno nel pomeriggio) saranno curati da Marco Balich, ideatore di grandi show tra cui la cerimonia di apertura e chiusura di Torino 2006 e quella di apertura di Rio 2016. L'Italia, infine, sarà rappresentata al più alto livello anche dal mondo politico, visto che con il sottosegretario Giancarlo Giorgetti ha confermato la sua presenza a Losanna il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, darà il suo contributo con un videomessaggio.

 

L'ITER DELLE CANDIDATURE - Nonostante le rassicurazioni sulla sostenibilità economica dei Giochi, dopo il via libera alle riforme dell'Agenda 2020 e delle New Norm che hanno rimodellato il processo di candidatura, nel corso dell'iter il Cio ha dovuto registrare le rinunce di Graz e Sapporo e le bocciature nei referendum locali prima di Sion e poi di Calgary, quest'ultima costretta a gettare la spugna dopo essere già stata ufficializzata insieme a Milano-Cortina e Stoccolma-Are nella riunione dello scorso ottobre a Buenos Aires. Nella stessa Sessione è stata stoppata la candidatura di Erzurum per carenze nelle infrastrutture e il Cio ha deciso di spostare da Milano (inizialmente designata) a Losanna la Sessione del prossimo giugno.

Anche la candidatura italiana ha cambiato volto soprattutto con il passo indietro nel settembre 2018 di Torino, inserita inizialmente nel progetto, e il conseguente annuncio dei governatori Attilio Fontana (Lombardia) e Luca Zaia (Veneto) di voler andare comunque avanti. L'1 ottobre scorso il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha rotto gli indugi con la lettera di conferma al Cio della candidatura di Milano-Cortina. Archiviate le ultime polemiche, la squadra ha iniziato a lavorare in maniera compatta sul dossier in una serie di incontri ospitati a Palazzo Chigi dal sottosegretario Giancarlo Giorgetti.