Nuovo Dpcm Covid, dove servirà il green pass base e dove no? Arriva la lista dei negozi

Tutto pronto per la firma del provvedimento che stabilirà in quali attività non necessaria la certificazione verde base

Milano, 19 gennaio 2022 -  Verrà firmato con ogni probabilità domani (giovedì 20 gennaio) il Dpcm legato all'ultimo decreto che ha introdotto, il 5 gennaio scorso, l'obbligo vaccinale per gli over 50. Il Dpcm in questione deve dettagliare le realtà in cui non sarà richiesto il super green pass - quello che possono esibire i vaccinati o guariti da Covid- o il semplice green pass per poter accedervi. Ad allungare i tempi per la firma del Dpcm il confronto che ha visto coinvolti i ministeri competenti, ovvero Salute, Giustizia, Pubblica amministrazione e Sviluppo economico sugli 'esenti' del green pass base. Che saranno pochi, ridotti quasi al lumicino. La lista, ha detto ieri il sottosegretario alla Salute Pier Paolo Sileri, "è quasi pronta". "Tutto parte dal 1° febbraio - ha aggiunto -. Verrà non solo resa nota la lista, ma spiegata ulteriormente la bontà di quello che stiamo facendo per convincere le persone ancora indecise". 

Super green pass e green pass base: cosa sono e le differenze
Super green pass e green pass base: cosa sono e le differenze

Cosa sono green pass base e super green pass

Ma partiamo dalla certificazione verde. Cos'è il green pass base? E cos'è il super green pass? In che cosa si differenziano?

Il green pass base viene generato in automatico e messo a disposizione (gratuitamente) a chi: 

  • Ha fatto la vaccinazione. A ogni dose di vaccino viene rilasciata una nuova certificazione: prima dose, seconda dose o completamento ciclo vaccinale primario, richiamo (booster);
  • E' risultato negativo a un test molecolare nelle ultime 72 ore o antigenico rapido nelle 48 ore precedenti
  • E' guarito da COVID-19 da non più di sei mesi.

La certificazione verde contiene un QR Code che permette di verificarne l’autenticità e la validità. In Italia il pass viene emesso esclusivamente attraverso la Piattaforma nazionale del Ministero della Salute, in formato sia digitale sia cartaceo.

Per super green pass (o green pass rafforzato) si intende soltanto la Certificazione verde COVID-19 per vaccinazione o guarigione. Il green pass rafforzato non include, quindi, l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare

Dove si potrà andare senza green pass?

La lista dei negozi dove si potrà entrare senza Green pass base comprende - stando a quanto emerso - alimentari, supermercati, ipermercati, farmacie, parafarmacie, benzinai, negozi di carburante per il riscaldamento, articoli per animali, ottici, mercati all'aperto, ambulanti ed edicole, ma - anche queste ultime - all'aperto. Discorso diverso per le tabaccherie: sarà necessario mostrare un tampone negativo, essere vaccinati o guariti dal Covid. L'elenco definitivo e tutti i chiarimenti si avranno quando sarà messo a punto e firmato il dpcm. 

Tabaccai: controllo sarebbe ulteriore complicazione

"Nelle tabaccherie italiane entrano ogni giorno 13 milioni di persone, circa 250 per ogni rivendita. Sarà un vero problema controllare il green pass ad ogni cliente, per questo speriamo che il Governo ci ripensi''. Queste le parole di Giovanni Risso, presidente nazionale della Federazione italiana  tabaccai, in merito alla possibilità che le tabaccherie siano inserite nella lista delle attività commerciali in cui dall'1 febbraio sarà richiesto il green pass. 

''I tabaccai raramente hanno dipendenti ed inoltre per evidenti motivi di sicurezza non possono uscire da dietro il bancone. In queste condizioni, chiedere ad ogni cliente di esibire il green pass sarà davvero problematico'', ha spiegato nelle scorse ore Risso. ''Tutti ricordiamo bene che le tabaccherie sono sempre rimaste aperte anche nel pieno lockdown perché servizi essenziali per i cittadini, anche per pagamenti, ricariche, marche, valori e servizi amministrativi'', ha detto Risso. ''Imporre ora il green pass per entrare nelle 50mila tabaccherie italiane sarebbe una complicazione ulteriore per la vita dei cittadini e per il servizio dei rivenditori di generi di monopolio. Speriamo davvero - ha concluso ieri il presidente nazionale della Fit- che il testo allo studio del Governo venga modificato e che decada l'obbligo di controllo del Green Pass per i tabaccai''. 

Dal 20 gennaio green pass per parrucchieri ed estetisti. Poi tocca a banche e poste

Dal 20 gennaio, come stabilito dall'ultimo decreto, barbieri, parrucchieri ed estetisti dovranno già chiedere il certificato verde base, quello ottenibile anche con un tampone, ai propri clienti. Dal primo febbraio sarà necessario anche in uffici pubblici, servizi postali, banche e attività commerciali.