Nuovo Dpcm: lockdown nel weekend e zone rosse. Il governo decide venerdì

Terminata la riunione della cabina di regia a Palazzo Chigi. Attesa l'analisi di nuovi dati. Slittano le scelte sulle misure più severe

Piazza Duomo semi deserta

Piazza Duomo semi deserta

Rma - E' terminata dopo un'ora e mezza di confronto la riunione della cabina di regia a Palazzo Chigi, presieduta dal premier Mario Draghi, per decidere su eventuali nuove strette per fermare la corsa del virus.  I partecipanti, coordinati dal presidente del consiglio, hanno valutato la situazione epidemiologica del Covid, con il bollettino di oggi che segna 22.409 casi e 332 vittime. Per le decisioni, però, si attende di analizzare nuovi dati che dovrebbero arrivare già questa sera. Sulla stretta nei weekend, che potrebbe essere estesa a tutta Italia, "stiamo ancora valutando, anche perché alcuni dati sono attesi nelle prossime ore", spiega una fonte presente al tavolo di confronto. Difficile, dunque, che una decisione venga assunta già in giornata. Le scelte definitive dovrebbero arrivare venerdì 12, dopo un ultimo confronto in consiglio dei ministri. In tempo per il week-end del 13 e 14, in cui potrebbe già scattare il lockdown del fine settimana

Intano il Coronavirus continua la sua corsa: le varianti si diffondono velocemente e i contagi aumentano. Così come la pressione negli ospedali. Da qui la conclusione che le restrizioni in vigore non basiano più. E ormai è certo che l'ultimo Dpcm subirà delle modifiche, anche se ancora non si sa quando, dopo l'esito del verice serale. Il documento recapitato ieri, 9 marzo, al governo dal Comitato tecnico scientifico (Cts) evidenzia un "peggioramento della curva epidemiologica e una rapida diffusione delle varianti a maggiore trasmissibilità". Per questo, è la raccomandazione degli esperti, bisogna agire in fretta. Le modifiche da prendere, che saranno poi portate all'attenzione delle Regioni per una condivisione. Dovrebbero comunque scattare già il prossimo weekend, quello del 13 e del 14 marzo. 

Nuovo Dpcm Draghi

Sembra esclusa, per ora, l’ipotesi di una chiusura nazionale per tre settimane ma viene mantenuta l'Italia a colori, anche se tutte le regole, per ogni livello, vanno inasprite. Le ipotesi più accreditate prevedono zone rosse locali sul modello Codogno, una zona rossa nazionale nel weekend e zona gialla e arancione rafforzata nei giorni feriali, lockdown a Pasqua come a Natale, scuole chiuse e probabile anticipo dell’orario del coprifuoco. Non solo, divieti e controlli rafforzati nelle zone rosse per limitare al massimo gli spostamenti delle persone e le occasioni di assembramento e favorire il contact tracing. Queste idnicazioni sono emerse al termine della riunione straordinaria con il Cts convocata dal Governo sulle eventuali modifiche al Dpcm, avvenuta ieri. Sul tavolo delle ipotesi anche la proroga dello stato d’emergenza al 30 settembre 2021. Nel Governo, a quanto si apprende, ci sarebbero alcuni scontri interni: i rigoristi, guidati dal ministro alla Salute Speranza e da quello alla Cultura Franceschini sarebbero pronti ad adottare immediatamente le misure mentre Lega, M5S e Forza Italia vorrebbero prendere ancora tempo. Il leader della Lega Salvini ieri è tornato a parlare di aperture di palestre e piscine indicando come data il 7 aprile dopo Pasqua mentre, con questo quadro epidemiologico, sembra allontanarsi la prospettiva di riaperture di cinema e teatri il 27 marzo come previsto nel Dpcm.

ZONA ROSSA AUTOMATICA E NEI WEEKEND

Una zona rossa automatica (modello Codogno) appena si supera la soglia dei 250 casi su 100 mila abitanti in 7 giorni. Il passaggio in zona rossa, che prevederebbe scuole chiuse ma anche ristoranti, bar e negozi, deve essere quindi automatico e non a discrezione del governatore come prevede ora il Dpcm. In questa zona sono vietati tutti gli spostamenti salva l’eccezione per comprovate esigenze di lavoro, salute ed emergenza. 

ZONA GIALLA 

Il Cts chiede maggiori restrizioni anche nelle zone arancioni  e gialle per evitare il diffondersi del virus. 

SPOSTAMENTI

Tra le questioni da risolvere c’è da decidere se impedire maggiormente gli spostamenti delle persone come avviene in fascia rossa, oppure lasciare lasciare più libertà di movimento, come era accaduto durante le festività natalizie. Gli scienziati optano per questa seconda ipotesi.

COPRIFUOCO

Al vaglio ci sarebbe anche l'idea di un coprifuoco anticipato alle 20 ma c'è anche chi, alcuni giorni fa, ipotizzava anche alle 19.

BAR, RISTORANTI E NEGOZI

Possibili modifiche sono allo studio anche per le attività. La chiusura dei grandi magazzini e dei centri commerciali, ma anche di alcuni negozi, potrebbe scattare in tutte quelle regioni, anche in fascia gialla e arancione, dove si prevede la chiusura delle scuole. Nel fine settimana, in ogni caso, saranno chiusi tutto il giorno i bar e i ristoranti, consentito soltanto l’asporto (fino alle 18 dai bar) e la consegna a domicilio.

CINEMA E TEATRI

Sembra allontanarsi la possibilità di riaprire cinema e teatri il 27 marzo, come era stato invece stabilito dal Dpcm in vigore, anche alla luce della proposta della zona rossa nei week end. I tecnici del ministero guidato da Dario Franceschini sono però al lavoro per proporre la stessa regola già applicata a musei e mostre: consentire l’ingresso del pubblico in sala dal lunedì al venerdì.

PALESTRE E PISCINE

Palestre e piscine, molto probabilmente, resteranno ancora chiuse. Del resto, il Cts ha sempre raccomandato la massima cautela per la ripresa delle attività sportive. Si sta valutando la possibilità di autorizzare esclusivamente le lezioni individuali. Restano comunque sempre consentite, anche in zona rossa, le attività motoria e sportiva individuali e all'aperto. 

VACCINI

Tra le indicazioni fornite alla Cabina di regia anche quelle relative alla campagna di vaccinazione: secondo il coordinatore del Cts  la vaccinazione va estesa a più soggetti possibili e nei tempi più brevi possibili.