Nuovo decreto Covid, Green pass e mascherine: cosa cambia e quando

Il Cdm ha approvato il Dl sulle riaperture che traccia la roadmap del post fine stato emergenza. Draghi: eliminate quasi tutte restrizioni, fiero del senso civico degli italiani

Milano, 17 marzo 2022 -  Il Consiglio dei ministri ha approvato all'unanimità il Dl sulle riaperture che traccia la roadmap del post fine stato emergenza Covid.  "I provvedimenti approvati sono importanti eliminano quasi tutte le restrizioni che hanno limitato i nostri comportamenti nei mesi passati" ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nella conferenza stampa al termine del consiglio dei ministri. "Ringrazio il governo precedente che ha dovuto prendere decisioni di una straordinaria difficoltà essendo l'Italia il primo paese colpito, che hanno aiutato a rallentare la diffusione dell'epidemia" ha aggiunto. Un "grazie" speciale a tutti gli italiani: "Ringrazio tutti gli italiani per l'altruismo, per la pazienza che hanno dimostrato in questi anni" ha sottolineato "noi siamo sempre percepiti all'estero come popolo che manca di senso civico: non è vero, gli italiani sono stati bravissimi, di questo occorre andare fieri"

"Gli italiani sono stati bravissimi, di questo occorre andare fieri"

"Un dato importantissimo sulle vaccinazioni è che grazie a vaccini sono stati evitati quasi 80mila decessi in più in italia nel solo 2021" ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa sottolineando che il green pass "è stato un grande successo". "A fine marzo termina lo stato di emergenza e scioglieremo il Cts. A nome del governo vorrei ringraziare il professor Locatelli e il professor Brusaferro e tutti i componenti del Cts che hanno dato un supporto straordinario e psicologico anche per poter dire che le decisioni sono state prese sulla base della scienza. Questo è un aspetto essenziale per chi prende le decisioni e vota in Parlamento. Poi voglio ringraziare il ministro Speranza, la sua è stata una prova straordinaria anche dal punto di vista psicologico, gli esprimo la mia gratitudine personale anche a nome di tutti gli italiani".

"Spinta fortissima di riaperture è perché c'è stata una campagna di vaccinazione davvero con risultati straordinari"

Sull'importanza dei vaccini è intervenuto anche il ministro Roberto Speranza: "Se ci possiamo permettere quest'altra spinta fortissima di riaperture è perché c'è stata una campagna di vaccinazione davvero con risultati straordinari". "Possiamo dire senza timore di smentita - ha aggiunto - che la campagna di vaccinazione italiana è una delle più significative del mondo oltre che d'Europa: siamo oggi arrivati al 91,3% di persone che ha effettuato la prima dose, 89,6% che hanno anche la seconda e siamo ormai a 38 milioni e 308 mila booster fatti. La mia opinione è che ci possiamo permettere tutte queste aperture e abbiamo affrontato sostanzialmente la stagione autunno-inverno senza chiusure perché la campagna di vaccinazione è andata così bene". "E allora proprio in questo giorno io penso che dobbiamo ancora chiedere a tutti di insistere con questa campagna: ci sono persone che devono ancora fare la terza dose, ci sono persone che possono ancora fare la prima dose. Io penso che ogni vaccino in più sia uno scudo per il nostro Paese", ha detto. 

"Continuiamo a guardare con attenzione andamento della curva epidemica"

"Come avevo anticipato alla fine dello scorso anno, l'obiettivo del governo era un ritorno alla socialità e la riapertura economica, riconquistare la socialità tra i ragazzi, che tornassero a scuola, limitare l'uso della dad. Credo che i provvedimenti approvati oggi riconoscano che è uno stato a cui siamo arrivati" ha detto il premier Mario Draghi. "Con il Consiglio dei ministri di oggi abbiamo fatto passi fondamentali verso la riapertura, naturalmente guardiamo con attenzione all'andamento della curva epidemica, pronti ad adattare tutto il nostro apparato, anche in senso più espansivo se è il caso" ha concluso. 

Covid, bollettino 17 marzo 2022 Italia e Lombardia

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Fine stato emergenza il 31 marzo

Il 31 marzo finirà lo stato di emergenza e di conseguenza decadono il Cts e la struttura del commissario straordinario. "Le funzioni che sono state esercitate dal commissario straordinario" per l'emergenza Covid, generale Francesco Paolo Figliuolo, "saranno ora in capo ad una unità per il completamento della campagna di vaccinazione e per il contrasto della pandemia, in una fase di transizione che ci accompagnerà fino al 31 dicembre. Poi tutte queste funzioni andranno al ministero della Salute" ha precisato il ministro della Salute Roberto Speranza. 

"Uno degli scopi del provvedimento di oggi è non smantellare tutta la struttura esistente, anche perché siamo consapevoli del fatto che un'altra pandemia potrebbe rivelarsi importante fra qualche tempo" ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi.  Secondo il premier occorre "costruire una struttura permanente di preparazione per reagire a questi fenomeni. E' un impegno preso in sede nazionale e internazionale, un po' tutti i Paesi ci stanno lavorando". Con la nuova fase, quindi, ha aggiunto Draghi, "non smantelliamo niente ma la struttura perde il carattere di emergenza e acquista quello di ordinarietà: se gli sviluppi della curva epidemiologica mostrano la necessità di un intervento si può fare con gli strumenti esistenti". 

Il sistema a colori

Finiranno nel cassetto zona bianca, gialla, arancione e rossa, per come le abbiamo conosciute fino a ora. "Le misure che abbiamo adottato oggi sono numerose: superiamo il sistema a colori, continueremo questo monitoraggio, resta essenziale, ma non sarà più connesso alle ordinanze" ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza.

Quarantene per contatto e isolamento

Novità anche per quanto concerne quarantene e isolamento. "Con questo provvedimento superiamo le quarantene per contatto. Erano già state superate per la popolazione vaccinata, ora saranno superate per tutti" ha detto il ministro della Salute. "Resterà in isolamento solo chi è positivo al virus - ha aggiunto - questa scelta avrà un impatto significativo soprattutto nelle scuole dove la percentuale di persone vaccinate è più bassa. Dal 1 aprile andrà a casa soltanto chi è positivo. Tutti gli altri potranno tranquillamente restare in classe e seguire le lezioni" ha concluso.

Green pass e obbligo vaccinale

"Le persone sopra i 50 anni non dovranno più avere il cosiddetto Green pass rafforzato, ma sarà sufficiente per loro fino al 30 aprile il Green pass base, quindi non ci sarà più la sospensione dal lavoro" in assenza di super Green pass, ha sottolineato il ministro della Salute Roberto Speranza, in conferenza stampa post Cdm con il premier Mario Draghi. "E' una scelta che abbiamo fatto", è "un cambiamento molto significativo", ha rimarcato. "Uscendo dallo stato d'emergenza - ha spiegato - riteniamo consono il superamento di quella misura che era una misura molto forte, e che ha avuto l'effetto di stimolare enormemente la vaccinazione in quella fascia d'età. Ma la scelta del Governo in questa nuova fase che vogliamo aprire è di superare questo vincolo".  "La sospensione dal lavoro" in assenza di vaccinazione Covid-19, ha aggiunto Speranza, "resterà solo per una fascia che noi riteniamo essere quella più a rischio, più sensibile, perché è quella che ha più a che fare con le fragilità, ovvero il personale sanitario, i lavoratori delle strutture ospedaliere e i lavoratori delle Rsa". Solo per loro, e non più quindi per i lavoratori di scuola, comparto sicurezza e forze dell'ordine, "c'è un prolungamento dell'obbligo" di vaccino anti-Covid "al 31 di dicembre e le norme restano esattamente come sono oggi. Quindi, per questa peculiare categoria - ha chiarito il ministro - resta ancora anche la sospensione dal lavoro in caso non vaccinazione".

I provvedimenti messi in campo e il monitoraggio continuo della situazione epidemiologica ci hanno permesso di uscire oggi dall'emergenza e "ci consentiranno, con gradualità, dal 1 maggio il superamento del green pass". Il ministro ha spiegato che "fino al 30 aprile resterà vigente il green pass base su trasporti a lunga percorrenza, mense e catering, concorsi pubblici, corsi di formazione pubblici e privati, colloqui in presenza con detenuti e internati, partecipazione del pubblico agli eventi sportivi che si svolgono all'aperto". Sempre fino al 30 aprile, invece, green pass rafforzato necessario "nei servizi di ristorazione al banco al tavolo al chiuso, piscine, palestre e centri benessere. Convegni e congressi, centri culturali, centri ricreativi, feste conseguenti a cerimonie civili e religiose, sale a gioco e scommesse".  

Mascherine 

"Sulle mascherine confermiamo fino al 30 aprile l'impianto esistente, quindi restano esattamente le norme che sono oggi vigenti. Come sapete le mascherine non sono già più obbligatorie all'aperto dal 10 di febbraio, salvo casi in cui ci sono particolari assembramenti, mentre restano obbligatorio al chiuso e resta l'obbligo di Ffp2 in alcuni luoghi che riteniamo maggiormente a rischio" ha evidenziato il ministro Speranza.  Rispondendo poi a una domanda sulla possibilità per le aziende di derogare ad alcune misure sul posto di lavoro, come l'obbligo della mascherina, Speranza ha ribadito: "Noi manteniamo l'obbligo al chiuso fino al 30 aprile, poi ovviamente il governo avrà modo di verificare l'andamento epidemiologico e valutare quali eventuali altre scelte siano necessarie o no, quindi in questo momento la mascherina nei luoghi di lavoro resta prevista". 

Quarta dose

"Al momento non ci sono evidenze scientifiche che portino a dire 'quarta dose per tutti'. Siamo partiti con la somministrazione per gli immunocompromessi e in queste ore stiamo ipotizzando la quarta dose anche per le fasce di età più avanzate, anche se questo tema va ancora valutato" ha detto Speranza.