Nuove regole Covid, Garattini: "Stiamo correndo troppo. Abbiamo oltre 100 morti al giorno"

Per lo scienziato sarebbe un errore "far credere che siamo tornati alla normalità. Non è n ormale che decine di migliaia di persone si infettano quotidianamente e centinaia perdono la vita"

Mentre il Governo lavora alla nuova road-map per allentare le misure anti Covid con la fine dello stato di emergenza il 31 marzo e prevede lo stop all'obbligo del super green pass sui luoghi di lavoro dall'1 aprile, arriva l'invito alla prudenza sulla base della ripresa dei contagi (Il bollettino del 16 marzo ha registrato 72.568 contati e 137 morti)

Stiamo correndo troppo, io sarei molto più prudente

Avverte Silvio Garattini, fondatore e presidente dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs, che invita i decisori della roadmap sugli allentamenti successivi alla fine dello stato di emergenza Covid ad aver "presente i numeri: solo ieri abbiamo avuto oltre 70mila contagi e ogni giorno abbiamo ancora più di 100 morti". Per Garattini sarebbe un errore "far credere che siamo tornati alla normalità. Non darei questa impressione, perché non è normalità" quella in qui decine di migliaia di persone si infettano quotidianamente e centinaia perdono la vita. E' vero che per il momento non abbiamo un aumento delle ospedalizzazioni e dei ricoverati nelle terapie intensive", ammette lo scienziato che tuttavia rilancia un appello alla prudenza come imperativo: "Tanto più siamo prudenti- quanto  prima arriveremo a uscire da questo problema. Tanto più la gente mantiene precauzioni, quanto prima ne saremo fuori. E' vero che andiamo verso la stagione calda, con più occasioni di stare all'aperto" dove il rischio di contagio è ridotto, ma "per quanto mi riguarda la priorità dovrebbe essere quella di non infettarsi, anche perché chi si contagia trasmette il virus ad altri" e alimenta la circolazione di Sars-CoV-2. Quanto a Omicron 2, la sottovariante del coronavirus pandemico che sta progressivamente soppiantando la Omicron originaria, "dai dati a disposizione non sembrerebbe più aggressiva, però bisogna aspettare perché ancora non è dominante". 

Cosa fare, dunque, al di là degli obblighi destinati a cadere dal primo aprile? "Portare la mascherina ci ha evitato l'influenza" nelle ultime stagioni "e potrà evitarci in futuro non solo Covid - osserva Garattini - ma tanti altri tipi di infezione che si trasmettono per via aerea. Come pure le regole igieniche, lavarsi le mani, sono qualcosa che val la pena di continuare a mantenere. E poi attenzione agli assembramenti, che vanno evitati il più possibile perché sono il contesto in cui più si rischia il contagio. E anche se magari non si ha sintomatologia, essere infettati e dover stare in isolamento per un certo numero di giorni non è in ogni caso una cosa molto simpatica".