Nuovo decreto discoteche, stadi, cinema e teatri: cambiano capienza e regole. Oggi il Cdm

Speranza: "Continuiamo con gradualità sulle aperture". Green pass e mascherine saranno obbligatori. Il nodo delle discoteche dopo le indicazioni del Cts

Sul tavolo del Cdm il nodo discoteche. A destra il premier Mario Draghi

Sul tavolo del Cdm il nodo discoteche. A destra il premier Mario Draghi

E' un giorno-chiave per il decreto relativo alle capienze nei luoghi della cultura (musei, cinema e teatri), negli stadi e nelle discoteche in zona bianca: secondo quanto si apprende il provvedimento dovrebbe arrivare oggi, nel pomeriggio, sul tavolo del Consiglio dei ministri. In un primo momento la riunione era stata fissata alle 17 ma sul tema della capienza delle discoteche il governo non ha ancora trovato un'intesa. Come detto martedì il Cts ha espresso il suo parere invitando ad rientro del 35% della capienza massima ma, a quanto si apprende, il Mise chiederebbe almeno il 50%. Per gli operatori del settore, infatti, riaprire al 35% non garantirebbe la sopravvivenza delle attività. Prima del Cdm il premier Mario Draghi ha incontrato il leader della Lega Matteo Salvini. L'incontro è durato circa un'ora. "Oggi c'è il consiglio dei ministri su altre riaperture su cui, come Lega, porteremo delle posizioni europeiste, nel senso che ormai in tutta Europa si va ormai verso una riapertura generalizzata. Facciamo solo un esempio: i locali per i giovani, le discoteche, ma anche per gli anziani, le balere. Riaperture regolari, sicure, solo in Italia sono ancora chiuse. Quindi oggi chiederemo una sostanziale e sostanziosa riapertura" ha detto stamani il numero uno del Carroccio. 

Il rebus capienze

Per quanto riguarda gli eventi sportivi, il Cts ha suggerito all'esecutivo di procedere ad un allargamento della capienza fino ad un massimo del 75% per gli stadi all'aperto e fino ad un massimo del 50% per gli impianti al chiuso (con green pass obbligatorio all'accesso e mascherina). Diverso il discorso per cinema, teatri e sale da concerto: per gli esperti la  capienza massima dovrebbe essere dell'80% al chiuso e del 100% all'aperto (ovviamente con  certificazione verde e mascherina). Stando a quanto emerso da fonti di governo la capienza degli spazi culturali potrebbero però salire al 100%. "Sono ottimista" ha detto il ministro della Cultura Dario Franceschini all'ingresso a Palazzo Chigi per il Cdm. Niente limitazioni invece per i musei. Come detto il punto su cui manca l'accordo è quello relativo alle discoteche. Il Cts ha dato il via libera ma con limitazioni: massimo 35% di capienza al chiuso e 50% all'aperto, compreso il personale dipendente, utilizzo obbligatorio dei bicchieri monouso, impianti di aereazione senza riciclo di aria, un meccanismo di registrazione dei clienti che consenta un eventuale tracciamento dei presenti, obbligo di mascherina tranne quando si balla.

Impianti sci: le richieste delle Regioni

Sì al Green pass per l'ingresso agli impianti di risalita ma aumento della capienza all'80% per funivie e cabinovie, e via al limite degli skipass giornalieri nelle zone bianche e gialle. Sono gli elementi principali della bozza elaborata dalla Conferenza delle Regioni per lo sci 'congelata' in attesa delle decisioni del Cdm. Lo ha riferito ai giornalisti l'assessore alla sanità del Veneto, Manuela Lanzarin. "Con il presidente Fedriga - ha sottolineato - abbiamo concordato di attendere i contenuti del nuovo decreto del Governo per poi eventualmente procedere con l'iter"

Speranza: vaccini vera arma per stagione diversa

"Continuiamo con gradualità sulle aperture. E questo sarà l'oggetto della discussione che faremo oggi in Consiglio dei ministri. Penso che il Comitato tecnico scientifico vada ascoltato sempre con grandissima attenzione. In questi mesi le indicazioni che ci ha dato sono state preziose. Ma è chiaro che c'è un dibattito a livello di Cdm che ha tutta la possibilità e l'autonomia di valutare. Ma non dobbiamo leggere ogni singolo passaggio come una fotografia di un instante: vediamo il percorso. Vediamo dove eravamo e dove siamo arrivati'' ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, a margine del congresso della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), in corso a Villasimius (Cagliari).  ''Penso - ha aggiunto Speranza - che i vaccini siano la vera arma che ci fa intravedere una stagione diversa. In queste ore discutiamo di possibilità di ulteriori aperture. Di qui a poche ore ci confronteremo in Consiglio dei ministri su questo. Ma questo è possibile grazie ai vaccini. La campagna di vaccinazione ha dato risultati molto incoraggianti e sono proprio questi risultati a metterci nelle condizioni di poter fare ulteriori passi in questo percorso di gradualità che il Governo ha scelto e che secondo me va nella direzione giusta''.  "Il Governo in tutti questi mesi - ha concluso - ha messo avanti la priorità del diritto alla salute, pur provando ad incrociare la domanda che è arrivata da tanti settori economici. Non dimentichiamoci dove eravamo e dove siamo. L'Italia di mesi fa era un Paese con un enorme numero di limitazioni. Oggi grazie alla campagna di vaccinazioni ci possiamo permettere tutta una serie di possibili aperture che solo mesi fa sembravano impossibili''.  

"Continuiamo con gradualità sulle aperture"

Quarantena ridotta per studenti vaccinati

Per quanto riguarda la possibile revisione della lunghezza delle quarantene per gli studenti vaccinati "dobbiamo assolutamente ridurla, perché noi dobbiamo garantire la prosecuzione della scuola in presenza" ha sottolineato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ospite di 'Radio anch'io' su Rai Radio 1. Sarebbe questo, secondo il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, l'orientamento del governo per quanto riguarda la gestione dei casi di Covid nelle scuole. "Dobbiamo assolutamente rivedere la questione legata alla quarantena", ha detto Costa, e per farlo l'orientamento dell'esecutivo è di "non far scattare più la quarantena per tutta la classe di fronte a un caso positivo ma solo per gli studenti che sono stati a più stretto contatto con il positivo" e di "ridurre i termini" dell'isolamento, poiché "siamo di fronte a ragazzi vaccinati".