Milano, 12 marzo 2022 - Riprende la corsa del Covid. Durante questa settimana c'è stata una inversione della curva: se nelle scorse settimane era in decrescita, ora è in risalita. Ieri, l'ultimo bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute, ha registrato 53.127 nuovi contagi e altri 156 morti in Italia, ma sono diminuiti i ricoveri in area medica (-140) e nelle terapie intenisve (-18).
Covid, bollettino 11 marzo 2022 in Italia e Lombardia
Ma non è il caso di allarmarsi, almeno stando a quanto dicono gli esperti. L'importante è adottare massima prudenza. Anche se, si starebbe valutando una nuova dose booster. Il virologo Fabrizio Pregliasco, docente all'Università di Milano prevedeva che "potesse esserci una nuova onda di Covid-19, ma con l'arrivo dell'autunno, in corrispondenza del periodo più freddo".
L'esperto, parlando con l'Adnkrons Salute, ha ammesso: "Spero che il trend che stiamo osservando non sia l'anticipazione di quella nuova onda che ci si aspettava più tardi. Una revisione delle tempistiche di somministrazione di un nuovo booster vaccinale più esteso potrebbe dunque essere necessaria, ma andrà valutata sulla base dell'andamento epidemiologico prossimo venturo. Speriamo si possa attendere". Poi, ha precisato: "E comunque non credo che si tratterà di una nuova vaccinazione universale", di un secondo booster per tutti, bensì di un intervento che potrà riguardare "i più anziani e le persone più a rischio" di forme gravi di malattia se infettate da Sars-CoV-2.
Sulla stessa linea Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano: "Escludo che un secondo booster vaccinale" anti- Covid, in questa fase, "debba essere somministrato ad altre categorie" a parte gli immunodepressi per i quali la somministrazione in Italia è già partita. "Lo ripeto: un eccesso di vaccinazione nella persona immunocompetente potrebbe essere persino negativo", perché "ci sono ricerche scientifiche che dimostrano come l'eccessiva sollecitazione del nostro sistema immunitario rischi di provocare addirittura un 'effetto boomerang'".