Lombardia, in arrivo 72 nuovi asili nido: dove e quando

A questi si aggiungono 136 poli per l’infanzia. Tutti progetti resi possibili dai 331 milioni del Pnrr. Pubblicate le graduatorie con le richieste accolte

Asilo nido

Asilo nido

Bergamo -  Settantadue nidi in arrivo in Lombardia, più altri 85 “in panchina“: si conta di vederli tutti operativi entro il 2026. A questi si aggiungono 136 poli dell’infanzia, con all’interno sia il nido che la scuola materna, in modo da coprire tutta la fascia 0-6. Che per la prima volta è protagonista di un intervento straordinario chiamato ad "assicurare il diritto all’istruzione per i più piccoli, su tutto il territorio nazionale", ricorda il ministro Patrizio Bianchi, colmando il divario tra Nord e Sud, ma anche tra città e piccoli comuni "per rimuovere gli ostacoli al lavoro femminile e sostenere le famiglie con azioni concrete".

Novantanove i progetti che sono rimasti fuori dalla graduatoria, gli ammessi sono disseminati in tutte le province, con la Bergamasca che oltre a candidare più progetti ha anche centrato più obiettivi. Sono già al sicuro 12 nidi e tre poli dell’infanzia, da Grumello del Monte a Brembate; cinque vedranno la luce pure in città. Altri 16 progetti sono stati invece approvati con “riserva“, solo otto dei candidati non hanno passato la selezione. Segue a ruota la provincia di Brescia, con 12 nidi all’orizzonte (più nove in stand- by) e un polo dell’infanzia a Gianico.

Tra gli interventi, nuove costruzioni ma anche ampliamenti di edifici esistenti da adibire a nidi e materne, demolizioni per ricostruire edifici ad hoc e riconversioni di strutture che prima avevano altre vocazioni, come nel caso del futuro nido di Tremosine sul Garda. Sette nidi tra i comuni di Sondrio, a Traona, Grosotto, Aprica, Mazzo di Valtellina, Dubino, Torre di Santa Maria e Morbegno. Quattro nel Comasco (a Eupilio, Guanzate, Cucciago e Fino Mornasco) e altrettanti nel Lecchese (Valmadrera, Osnago, Cassago Brianza e Colico), dove otto restano in “riserva“. Lodi mette a segno tre nidi dei nove candidati, che sorgeranno a Corte Palasio, Maleo e Casalpusterlengo entro il 2026; gli altri avranno bisogno prima di qualche modifica o integrazione; altri quattro poli dell’infanzia non hanno passato invece la selezione. Tra i 99 poli dell’infanzia lombardi esclusi dal finanziamento, 19 sono a Milano - che ha strappato però uno degli interventi più onerosi col progetto di via Reni, da quasi 5 milioni - 14 a Brescia e 11 a Pavia. Il progetto più corposo, da 5 milioni e 100mila euro, è in provincia di Bergamo, a Treviglio: qui saranno demoliti e ricostruiti da capo edifici da destinare a nidi e scuole dell’infanzia.