Uccide la compagna nel Novarese poi si lancia da un ponte. I vicini: rapporto burrascoso

Il cadavere della donna, 50 anni, è stato trovato nella sua abitazione mentre l'omicida si è allontanato, suicidandosi poi in provincia di Verbania

Le manovre di recupero dell'auto

Le manovre di recupero dell'auto

Novara - Ancora un omicidio-suicidio dai contorni molto oscuri, al Nord.  Il cadavere di una donna di 49 anni, Sonia Solinas, è stato trovato questa mattina in una pozza di sangue nella sua abitazione di Dormelletto, nel novarese. La vittima sarebbe stata accoltellata con diversi fendenti. Dai primi rilievi dei  carabinieri giunti sul posto, la donna sarebbe stata uccisa dal compagno, che poi si sarebbe tolto la vita in provincia di Verbania. Sull'accaduto sono in corso gli accertamenti dei carabinieri e nelle prossime ore potrebbero chiarirsi molti lati ancora indecifrabili della vicenda.

La donna conviveva con l'omicid da una quindicina d'anni e il cadavere dell'uomo stato rinvenuto poco dopo le 11,30 nella zona di San Bernardino Verbano, nei pressi di Verbania, sotto al ponte Casletto a Rovegro. A trovare il corpo dell'uomo alcuni operai che stavano lavorando ad un canale dell'Enel. Un epilogo drammatico per una relazione descritta dai vicini come burrascosa. A trovare il cadavere di Sonia e' stata la madre, allertata dal datore di lavoro della donna che non l'aveva vista arrivare.L'uomo si è lanciato con l'auto da un ponte di San Bernardino.

Sempre in Piemonte, lo scorso 1 novembre era avvenuto un omicidio suicidio a Torino. Un uomo di 78 anni aveva sparato alla moglie, Marita Ivana Pennacchio, 75 anni, mentre dormiva nel letto e poi si era tolto la vita con la stessa pistola con un colpo alla tempia. La tragedia è avvenuta in un appartamento nel centro. Sul posto i carabinieri chiamati dall'omicida, Bruno Daniele, prima di suicidarsi. Il corpo era stato ritrovato riverso sul divano del soggiorno. Sopra un tavolo un foglio con un messaggio di scuse ai figli per il gesto compiuto. L'omicida-suicida era nato a Bari, la moglie a Valenzano (Bari).

Un altro omicidio suicidio era avvenuto nel Viterbese lo scorso 26 settembre, quando un uomo aveva premuto il grilletto prima contro la moglie e poi ha puntato il fucile da caccia contro si sé. Il 65enne Ciriaco Pigliaru, origini sarde, in quell'occasione ha ucciso la moglie Anna con un colpo di arma a canna lunga e poi si è tolto la vita con lo stesso fucile, davanti a una delle figlie a Castel Sant'Elia, un paesino a pochi chilometri da Nepi. Secondo una prima ricostruzione, l'uomo ha aspettato in un angolo del giardino che la donna e la figlia rientrassero nella casa che si trova in aperta campagna, in cui lui non viveva da giugno, e sbucando nel buio ha sparato a distanza ravvicinata.