Premio Nobel per la Pace 2021, chi è Dmitry Muratov

Le congratulazioni del Cremlino. Il caporedattore di Novaya Gazeta: "Non me lo aspettavo. Ho visto una telefonata dalla Norvegia, ma ho pensato che fosse una chiamata indesiderata''

Muratov

Muratov

Il Nobel per la Pace 2021 è stato assegnato a due giornalisti: Dmitry Muratov, caporedattore del giornale d'inchiesta russo Novaya Gazeta, la testata per la quale scriveva la giornalista russa Anna Politkovskaya, uccisa nel 2006, e Maria Ressa, cittadina filippina naturalizza statunitense cofondatrice del sito di notizie Rappler, noto per le sue inchieste sull'operato del governo del presidente Rodrigo Duterte, soprattutto in relazione alla cosiddetta ''guerra alla droga''. "Per decenni, Muratov ha difeso la libertà di espressione in Russia in condizioni sempre più difficili", ha spiegato il Comitato per il Nobel. Muratov è il terzo russo a ricevere il Nobel per la pace dopo Andrey Sakharov e Mikhail Gorbaciov.

Chi è 

Dmitry Andreyevich Muratov, 59 anni, è una delle figure di spicco di Novaya Gazeta, il periodico russo indipendente per cui lavorava Anna Politkovskaya, di cui lui, nel 1993, è stato uno dei cinquanta fondatori. Il Premio gli viene assegnato proprio il giorno dopo il 15esimo anniversario dell'uccisione della giornalista che, per le sue inchieste sulle violenze commessi contro i civili dalle forze russe in Cecenia e altrove, riferiva proprio a lui, dal 1995 caporedattore del periodico che continua a denunciare gli abusi del potere in Russia. Politkovskaya è stata una dei sei giornalisti di Novaya Gazeta uccisi in Russia. Fra le vittime, anche anche Natalya Estemirova, uccisa nel 2009 in Cecenia. . Muratov aveva iniziato a lavorare come giornalista alla Komsomolskaya Pravda. Dal 1995 è caporedattore del quotidiano per un totale di 24 anni.  

Gorbaciov tra gli editori di Novaya Gazeta

Sin dal suo avvio nel 1993, Novaya Gazeta ha pubblicato articoli critici su argomenti che vanno dalla corruzione, alla violenza della polizia, agli arresti illegali, alla frode elettorale e alle "fabbriche di troll" all'uso delle forze militari russe sia all'interno che all'esterno della Russia. Il giornale, che conta su una redazione di 60 giornalisti, rimane l'unica testata indipendente in Russia, con un atteggiamento fondamentalmente critico nei confronti del potere. ll giornalismo basato sui fatti e l'integrità professionale del giornale lo hanno reso un'importante fonte di informazioni su aspetti censurabili della società russa raramente menzionati da altri media. Conta fra i suoi editori anche Mikhail Gorbaciov, che aveva devoluto parte del suo Premio Nobel per la pace del 1990 per finanziare la nascita. Novaya Gazeta è arrivato ad avere una tiratura di 70mila copie.   

Muratov: "Una pazzia, non me lo aspettavo"

''Una pazzia in questo momento, non me lo aspettavo proprio''. E' la prima reazione di Muratov dopo l'assegnazione del Nobel. ''Sto ridendo. Ho visto una telefonata dalla Norvegia, ma ho pensato che fosse una chiamata indesiderata'', ha aggiunto.  ''Ecco cosa dirò: continueremo a rappresentare il giornalismo russo, che ora viene soppresso. E' tutto. Cercheremo di aiutare le persone che ora vengono etichettate come 'agenti stranieri', che vengono attaccate ed espulse dal paese''.

Congratulazioni del Cremlino: "Ha talento e coraggio"

"Noi possiamo congratularci con Dmitri Muratov, egli lavora costantemente seguendo i suoi ideali, è devoto ai suoi ideali, ha talento, ha coraggio e naturalmente si tratta di un alto riconoscimento, noi ci congratuliamo con lui": ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, commentando l'assegnazione del Nobel per la Pace. 

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