Covid, Pregliasco: "Il colpo di coda ci sarà, a Natale restrizioni in negozi e mercatini"

Il virologo parla di un nuovo "galateo dei rapporti tra le persone" imposto dalla pandemia. Ma è ottimista: "Questo inverno ultima battaglia contro il virus"

Natale covid

Natale covid

Milano, 15 novembre 2021 - Il Coronavirus ha ricominciato la sua corsa: contagi e ricoveri in aumento mettono in allarme soprattutto in vista del Natale.  Il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'IRCCS Istituto Galeazzi Milano e professore associato all'Università degli Studi di Milano, consiglia massima attenzione soprattutto nei negozi e nei mercatini perché "convinto che un colpo di coda" della pandemia Covid ci sarà. Secondo l'esperto si potrà anche far ricorso a dei lockdown chirurgici in casi estremi. 

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"Covid, il colpo di coda ci sarà"

"Il colpo di coda ci sarà, dipenderà dai nostri comportamenti, serve vaccinarsi e rivaccinarsi. La prima cosa di cui preoccuparsi sono le mascherine al chiuso e la disinfezione delle mani, sempre", ha evidenziato a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il virologo Fabrizio Pregliasco.

"Possibili piccole zone rosse"

Alla trasmissione radio 'Rotocalco 264' di Cusano Italia Tv, Pregliasco ha fatto anche riferimento a possibili "soluzioni chirurgiche su territori particolarmente colpiti, tornando purtroppo a zone rosse". "Spero però che le soluzioni di questo tipo siano limitate ai focolai", aveva proseguito l'esperto. Il virologo ha però mostrato anche cauto ottimismo: "Non ci libereremo di questo virus a breve, ma io spero che quella di quest'inverno sarà l'ultima battaglia importante". Sul  Green Pass invece, secondo l'esperto, si potrebbe arrivare a un ritocco "accorciandone la validità nel tempo e magari lasciando solo il tampone molecolare come valido per ottenere il certificato verde".  

"Galateo dei rapporti tra le persone"

Riguardo le prossime festività, Pregliasco ha parlato all'Agi di un nuovo "galateo dei rapporti tra le persone" imposto dalla pandemia. Ci sono alcune cose che tutti noi possiamo fare, la prima "e' vaccinarci", per evitare che la curva dell'emergenza sanitaria prenda il volo. Una possibilita' questa che in base ad alcuni "modelli matematici" potrebbe concretizzarsi "arrivando a 30 mila casi giornalieri per Natale. Anche se questo e' lo scenario peggiore teorico" ha detto il virologo. L'esperto ha spiegato che l'aumento dei contagi "e' qualcosa che e' quasi fisiologico ed e' legato alla combinazione di tutto quello che stiamo facendo, perche' chiaramente grazie ai vaccini stiamo tornando a una vita normale con un aumento dei contatti. Ma aumentando i contatti sempre piu', aumenta anche la possibilita' dei contagi. Con la scuola e il lavoro in presenza".  Certo "non bisogna nascondersi in una capanna - ha continuato il virologo - ma almeno gestire al meglio tutti i contatti e fare attenzione quando si vedono i familiari piu' fragili". La stagione autunnale poi non aiuta: "si sta sempre di piu' in un ambiente chiuso, con sbalzi termici e l'influenza che si sta rifacendo vedere, facilita il lavoro del virus".

"Shopping contingentato"

"Sempre in un'ottica di preoccupazione - ha aggiunto Pregliasco - e' bene immaginare in alcuni scenari teorici, ma possibili, che possa esserci per lo shopping un contingentamento". Massima attenzione dunque, nei "negozi e nei mercatini di Natale" dove si potrebbero introdurre delle limitazioni agli ingressi, con un numero massimo consentito di presenze.