Mottarone, l’ora dei risarcimenti per Eitan. L'assicurazione tratta sui soldi

Chiarite le cause dell’incidente in funivia costato la vita a quattordici persone nel maggio del 2021. Indagine a una svolta: in primavera la chiusura. Ai familiari offerti 8,5 milioni su 10 di massimale

La tragedia del Mottarone in tre scatti

La tragedia del Mottarone in tre scatti

Verbania, 9 febbraio 2023 - Le cause della strage sono chiare, quello che resta da definire sono responsabilità e ruoli in quella catena di incuria, superficialità e regole basilari sulla sicurezza ignorate costata la vita a 14 persone. La Procura di Verbania, guidata dalla procuratrice Olimpia Bossi, dopo aver ottenuto una proroga potrebbe chiudere le indagini sul disastro della funivia Stresa-Mottarone entro la primavera di quest’anno, a due anni dalla tragedia, formulando di conseguenza le richieste di rinvio a giudizio.

Gli indagati

Per alcuni dei 14 indagati, invece, potrebbe essere proposta l’archiviazione. Uno spartiacque in un procedimento complesso che, terminato l’incidente probatorio e gli accertamenti tecnici sull’impianto, è entrato in una fase di valutazione delle posizioni dei diversi indagati (tra loro l’imprenditore Luigi Nerini, l’allora caposervizio Gabriele Tadini e la società altoatesina Leitner che si occupava della manutenzione). Ancora al vaglio anche possibili falle nei controlli periodici da parte dell’Ustif, l’Ufficio Speciale Trasporti e Impianti Fissi del ministero che da anni sconta una pesante carenza di organico.

I risarcimenti

Intanto per i familiari delle vittime si è aperta la partita dei risarcimenti. La compagnia che assicura la società Funivie del Mottarone, Reale Mutua, ha messo complessivamente a disposizione 8,5 milioni dei 10 previsti nel massimale dal contratto, da dividere fra le parti civili. Un milione di euro è stato offerto all’unico sopravvissuto, il piccolo Eitan, che ha perso i genitori, il fratellino e i bisnonni, a bordo della cabina precipitata nel vuoto. Altri 200mila euro sono stati offerti ad Aya Biran, la zia paterna con la quale il bambino di 7 anni abita a Travacò Siccomario (Pavia), ai nonni paterni e ai nonni materni che vivono in Israele.

La perizia

"L’offerta di Reale Mutua è una cifra in acconto - sottolinea Fabrizio Ventimiglia, il legale di Eitan - e il giudice tutelare sta valutando". L’ammontare complessivo dei risarcimenti per le famiglie, secondo una stima “prudente“, potrebbe lievitare nel corso del procedimento fino a circa 25 milioni di euro. La funivia è precipitata, emerge dalla “perizia sulle cause“ firmata dal professor Antonello De Luca, a capo del pool di esperti nominato dal gip Annalisa Palomba, per il "degrado" della fune traente, perché "in corrispondenza del punto di rottura il 68% circa dei fili presenta superfici di frattura che testimoniano una rottura per fatica corrosione ragionevolmente antecedente la precipitazione".

Gli allarmi inascoltati

E una "corretta attuazione dei controlli avrebbe consentito di rilevare i segnali del degrado e sostituire la testa fusa". Ispezioni che "negli ultimi mesi non sono state effettuate" e di cui non c’è traccia in registri lacunosi e incompleti. E la disattivazione dei freni d’emergenza al momento dell’incidente, preceduto da una serie di rumori anomali e allarmi inascoltati anche nei giorni precedenti, ha impedito di "bloccare in sicurezza la cabina sulla fune portante" per evitare la caduta. Il semplice rispetto delle basilari norme di sicurezza, quindi, avrebbe potuto salvare 14 vite, spazzate via il 23 maggio 2021 durante una tranquilla gita domenicale sul monte affacciato sul lago Maggiore.