Pronto soccorso di Saronno, un'altra morte sospetta: sarà riesumata la salma dell'anziano

Domenico Brasca, 81enne di Rovello Porro, era morto dopo essere stato dimesso.Il gip accoglie la richiesta delle figlie

Domenico Brasca

Domenico Brasca

Saronno (Varese), 4 maggio 2018 - Il gip del tribunale di Busto Arsizio ha conferito questa mattina, con la formula dell'incidente probatorio, l’incarico per l’esumazione della salma di Domenico Brasca, l'81enne di Rovello Porro deceduto il 18 agosto del 2014 dopo essere stato dimesso dal Pronto soccorso di Saronno, dove ai tempi era viceprimario il medico anestesista Leonardo Cazzaniga, accusato della morte di 14 persone di cui tre in concorso con l'infermiera-amante Laura Taroni.

A queste si aggiunge dunque anche quella dell'anziano comasco, la prima che emerge per la denuncia presentata dai familiari e non dalle cartelle cliniche esaminate dagli inquirenti impegnati nell’inchiesta "Angeli e Demoni". In aula erano presenti le figlie di Brasca, Antonella e Roberta Rosa Maria, insieme al loro legale, l'avvocato Fabio Falcetta. Non era invece presente Leonardo Cazzaniga ma solamente i suoi avvocati difensori, Ennio Buffoli e Andrea Pezzangora. L'incarico è stato affidato a Cristina Cattaneo, direttore del laboratorio di antropologia e odontologia forense di Milano e Angelo Groppi, tossicologo forense dell’ateneo di Pavia. A loro il compito di compiere gli accertamenti medico legali e tossicologici sulla salma, che sarà riesumata dal cimitero di Rovello Porro, per verificare se nel corpo di Domenico Brasca, in particolare nel fegato, risultino eventuali sostanze estranee a quelle della terapia e in che quantitativi. La Procura non ha invece nominato periti di parte.   

(ha collaborato GABRIELE MORONI)