Morto a 96 anni Rino Felappi, decano dei giornalisti lombardi

Fatali le complicazioni legate al contagio da coronavirus. Lavorò al Giorno nei primi anni della sua fondazione

Rino Felappi

Rino Felappi

Milano, 23 marzo 2020 - Non ce l'ha fatta a superare le complicazioni provocate dal contagio del coronovarus, Rino Felappi, decano dei giornalisti lombardi al cui ordine era iscritto dal 1949. Aveva 96 anni e alcuni giorni fa era stato portato in ospedale, dove si trova tutt'ora ricoverata anche la moglie Livia.  Il presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti, Carlo Verna, ricordando "una persona perbene e fino all’ultimo al servizio del giornalismo e dell’Ordine", esprime a nome di tutti i consiglieri sentimenti di cordoglio e vicinanza alla famiglia.

Felappi è stato per tanti anni presidente del Consiglio di Disciplina dell'Ordine nazionale dei Giornalisti e ha collaborato dagli inizi degli anni '50 con numerose testate locali e nazionali, fra cui Il Giorno, per il quale lavorò proprio nei primi anni della sua fondazione sotto la direzione di Gaetano Baldacci. Era stato il più giovane redattore del quotidiano milanese. Negli anni '60 aveva contribuito all'apertura di uno storico periodico locale, 'L'Informatore' di Sesto San Giovanni.

Proprio dal giornalista sestese Giuseppe Gallizzi, altro decano della stampa lombarda, arriva il ricordo più commosso. "Maledetto Coronavirus, mi hai portato via Rino Felappi, primo maestro di giornalismo e di vita: hai interrotto così, all'improvviso, una frequentazione che durava da più di 60 anni», ha scritto Gallizzi, ricordando che lo aveva visto solo un mese fa e lo aveva convinto a scrivere insieme le sue memorie per raccontare 60 anni di vita sestese, partendo dalla sua esperienza di giovane studente e di ex deportato nei campi di sterminio di Auschwitz.