Moda, è morto lo stilista Renato Balestra

Considerato il "pittore della moda" per il suo spirito artistico, Balestra aveva 98 anni. I funerali si terranno il 29 novembre alle 12 nella chiesa di Santa Maria del Popolo a Roma

Renato Balestra (Ansa)

Renato Balestra (Ansa)

Roma, 26 novembre 2022 - Renato Balestra, stilista italiano creatore dell'omonimo marchio, è morto alle 21 in una clinica romana. Aveva 98 anni. I funerali si terranno il 29 novembre alle 12 nella chiesa di Santa Maria del Popolo. Il triste annuncio è stato dato dalle figlie Fabiana e Federica, assieme alla nipote Sofia alle quali andrà la gestione del marchio.

Un artista prestato alla moda

Renato Balestra è nato a Trieste il 3 maggio 1924 da una famiglia di ingegneri e architetti. Fin da giovane mette in mostra le sue doti artistiche dedicandosi con passione in alla pittura, alla musica e alla scenografia. Poi approdò alla moda per caso: alcuni amici inviarono uno dei suoi disegni al Centro Italiano della Moda (CMI), dove notarono subito il suo talento.

Nel 1953 lascia gli studi di ingegneria per finire il suo apprendistato nell’atelier di Jole Veneziani, tra le fondatrici dell'Alta Moda Italiana. Nel 1954 arriva a Roma dove collabora con Emilio Schubert, Maria Antonelli e le Sorelle Fontana. La sua abilità e la sua passione per il cinema lo portano a disegnare abiti di scena per Ava Gardner in 'La contessa scalza' e 'Il sole sorge ancora', per Gina Lollobrigida in 'La donna più bella del mondo', per Sophia Loren in 'La fortuna di essere donna', per Candice Bergen in 'L’ultimo avventuriero', per Shirley Jones, Micheline Presle e Giorgia Moll in 'L’intrigo'.

Nel '58 tenta la fortuna a livello internazionale presentando le sue collezioni negli Stati Uniti. E conquista Hollywood e le sue grandi attrici come Zsa Zsa Gabor, Tina Louise, Joan Bennett, Natalie Wood, Ann Miller, Arlene Dahl e Linda Christian. Star del livello di Liz Taylor, Claudia Cardinale, Marina Cicogna, Lydia Alfonsi, Daniela Rocca, Yvonne Furneaux, Carroll Baker, Candice Bergen e Cyd Charisse, si rivolgono a lui per il suo stile.

Dopo aver aperto il suo atelier a Roma nel '59, nel '61 presenta la sua prima Collezione di Haute Couture Primavera-Estate alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna. Subito mette la sua firma con il suo esclusivo “Blu Balestra”, su un abito corto in raso: un blu brillante, magico e senza tempo, un colore unico simbolo indiscutibile della Maison. Nel '62 Balestra diventa membro della Camera della Moda Italiana e viene scelto come ambasciatore del Made in Italy dall’Istituto Italiano per il Commercio Estero (ICE).

Nel '63 sfila per la prima volta nella Sala Bianca di Palazzo Pitti, lasciando tutti a bocca aperta con una moda nuova, semplice, ma accurata e allo stesso tempo spontanea. Da qui le collezioni esclusive per i department store Isetan a Tokyo e Saks Fifth Avenue, Bergdorf Goodman, Foley’s, Neiman Marcus e Lord & Taylor negli Stati Uniti.

Il brand di Renato Balestra vola, e già alla fine degli anni sessanta è distribuito in oltre 70 grandi magazzini negli States, con sfilate all'estero nelle Filippine, a Singapore, in Thailandia, Giappone, Malesia, Indonesia e in Medio ed Estremo Oriente. E dopo le star arrivò la stima anche delle donne più potenti ed eleganti del mondo, first lady, principesse e imperatrici decidono di vestirsi da lui.

Nel '78 apre la strada anche ad altri designer lanciando il suo profumo Balestra. Ma non basta la sua attenzione e classe slo porta ad esplorare varie categorie di prodotti come i trucchi del viso, le valigie, gli occhiali, ma anche articoli per la casa. Ha anche disegnato le uniformi per il personale di Philippines Airlines (1985), per Alitalia (1986), e per i manager degli stabilimenti Agip Petroli (1988).

Nel 1988 con Rosa & Chic su Rai 2 si reinventa presentatore, diventado il primo stilista a condurre un programma televisivo. Poi nel 1991 sfonda un altro confine e scrive il suo primo libro: Alla ricerca dello stile perduto, pubblicato da Rusconi.

Il suo stile e la sua verve artistica si sposarono anche con il teatro arrivando a disegnare  i costumi per 'Così è (se vi pare)' diretto da Franco Zeffirelli (1985), la 'Cenerentola' di Rossini al Teatro dell’Opera di Belgrado (1988) e 'Il cavaliere della rosa' di Strauss al Teatro Verdi di Trieste (1999). Disegnò anche i costumi del musical Cinderella della Broadway-Asia Entertainment, che affrontò un tour mondiale tra il 2009 e il 2011. Nel 2019 non si limitò ai costumi e disegnò la scenografia del 'Lago dei Cigni' di Tchaikovsky per il Teatro dell’Opera di Belgrado.