Morto a 63 anni l'economista Alberto Alesina, docente ad Harvard e alla Bocconi

Colpito da un attacco cardiaco mentre camminava in montagna. Nei due prestigiosi atenei si era anche laureato

L'economista Alberto Alesina

L'economista Alberto Alesina

Milano, 24 maggio 2020 -  È morto negli Stati Uniti Alberto Alesina, economista e docente dell'Università di Harvard e della Bocconi. Aveva 63 anni. Lo ha reso noto in un tweet l'economista David Wessel, direttore del Centro Hutchin sulla politica fiscale e monetaria, il quale precisa nel suo messaggio di avere appreso la notizia da un altro economista David Cutler. La morte di Alesina, colpito da un attacco cardiaco mentre stava passeggiando in montagna, è stata confermata dall'Istituto Bruno Leoni. "Ricordo Alberto Alesina. I suoi studi e le sue idee hanno arricchito il nostro dibattito economico" ha twittato il commissario europeo all'economia, Paolo Gentiloni.

Nato nel 1957 a Broni, in provincia di Pavia, Alesina si era diplomato al liceo classico Giovanni Berchet di Milano per laurearsi poi alla Bocconi nel 1981 e conseguire quindi il PhD in Economics presso la celebre università di Harvard. Il libro scritto a sei mani con Francesco Giavazzi e Carlo Favero, "Austerità, quando funziona e quando no', pubblicato l'anno scorso da Rizzoli, ha da poco ottenuto il premio Hayek, intitolato all'economista liberale premio Nobel nel 1974, l'austro-britannico Friedrich August von Hayek. Quello dell'asterità espansiva era uno dei cavalli di battaglia dell'economista di Harvard, che già nel 2009 l'aveva teorizzata in uno studio, poi criticato dai nemici dell'austerità come il premio Nobel Paul Krugman. La teoria espressa negli ultimi lavori, sintetizzata da Favero, uno dei coautori di Alesina nell'ultimo libro, è che "l'austerità può essere capita paragonandola a una medicina necessaria che dà effetti collaterali, che vanno minimizzati. Per l'economia, la malattia è l'alto debito pubblico. Si tratta di un male che viene ereditato dalle generazioni future, su cui manifesta i propri effetti più perniciosi. L'austerità basata sulla riduzione della spesa pubblica è meno costosa in termini di crescita ed è piu' efficace nella stabilizzazione del rapporto debito/Pil rispetto all'austerita' basata sull'aumento delle entrate del settore pubblico".

Moltissimi i messaggi di cordoglio e rimpianto diffusi sui social network fin dal momento in cui si e' diffusa la notizia della scomparsa dell'economista, molto apprezzato anche per i modi gentili e l'empatia. Lo ricordano colleghi e ex allievi in Italia e Stati Uniti ma anche nel resto del mondo, oltre che le numerosissime istituzioni con le quali ha collaborato nel corso dei decenni della sua attività.