Morti in corsia a Saronno, pronta la perizia su 18 cartelle cliniche sospette

I consulenti della procura hanno terminato l’esame delle ultime 18 cartelle cliniche delle circa ottanta sequestrate nell’inchiesta “Angeli e demoni"

 L’ex viceprimario Leonardo Cazzaniga

L’ex viceprimario Leonardo Cazzaniga

Saronno (Varese), 3 febbraio 2018 - I consulenti della procura hanno terminato l’esame delle ultime 18 cartelle cliniche delle circa ottanta sequestrate nell’inchiesta “Angeli e demoni” della procura di Busto Arsizio. Si tratta della documentazione relativa ai decessi avvenuti al pronto soccorso di Saronno tra il 2007 e il 2010, nei primi anni di servizio e durante i turni di Leonardo Cazzaniga, medico anestesista e vice primario del reparto. Gli esiti della consulenza sono ora al vaglio del sostituto procuratore Maria Cristina Ria, titolare dell’inchiesta che addebita a Cazzaniga nove omicidi in corsia provocati, secondo l’accusa, dal trattamento farmacologico da lui stesso battezzato “protocollo Cazzaniga”. Il magistrato dovrà valutare se dall’esame di queste cartelle escano altri casi di decessi sospetti oppure no.

Cazzaniga divide poi con l’amante Laura Taroni, ex infermiera nel suo stesso reparto, le accuse degli omicidi di tre familiari della donna: la madre Maria Rita Clerici, il marito Massimo Guerra, il suocero Luciano Guerra. Prosegue l’udienza preliminare davanti al gup Sara Cipolla. Oggi verrà interrogato, su richiesta del difensore, uno degli indagati, Giancarlo Favia, medico al pronto soccorso di Saronno. Lunedì inizierà la requisitoria del pm Ria per le posizioni di Laura Taroni, Favia e Daniele Sironi, internista al reparto di medicina dell’ospedale di Saronno. Tutti hanno scelto di essere giudicati in abbreviato. La rappresentante dell’accusa terminerà nella giornata di martedì, quando prenderà la parola la parte civile per i familiari di Massimo e Luciano Guerra. G.Mor.