Strade di sangue in Lombardia: 285 motociclisti morti in tre anni

I dati del rapporto curato da Polis Lombardia insieme al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Incidente tra auto e moto a Milano

Incidente tra auto e moto a Milano

Milano, 25 giugno 2019 - Sono 285 i motociclisti che hanno perso la vita sulle strade lombarde nel triennio compreso tra il 2015 ed il 2017. Poco più di una morte su 5 avviene in sella alle due ruote, se è vero che nello stesso triennio gli incidenti stradali hanno mietuto in totale 1.335 vittime in tutta la Lombardia. Il costo umano resta non quantificabile, quello sociale resta altissimo: 8,8 miliardi di euro, dei quali 1,67 miliardi dovuti a sinistri che hanno coinvolto motociclisti.

Dati che emergono dal rapporto curato da Polis Lombardia insieme al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Dati che, se disaggregati e contestualizzati, lasciano però trasparire anche segnali di miglioramento. Nel dettaglio, nel 2017 sono deceduti 89 motociclisti, altrettanti nel 2016 e 107 nel 2015: è questa la somma che da come totale 285 relativamente all’ultimo triennio preso in considerazione. Ma se si analizza la serie storica, ci si accorge che dal 2000 ad oggi il numero dei motociclisti deceduti sulle strade lombarde non era mai stato così basso come nel 2016 e nel 2017. In questi due anni l’incidentalità è diminuita e il dato relativo alle vittime è rimasto in doppia cifra, sotto le centinaia. Un fatto che era accaduto solo nel 2014, quando ci si fermò a 94. Negli altri anni si è oscillato dai 185 centauri morti del 2006 ai 102 del 2013. Altro segnale incoraggiante, i riscontri lombardi sono migliori rispetto a quelli nazionali: se in Lombardia i motociclisti rappresentano il 21,3% del totale delle persone decedute sulla strada, in Italia questo dato sale al 21,7%. In entrambi i casi ci si riferisce al 2017. Quanto ai feriti: i centauri sono il 17,7% del totale in Lombardia e il 18,4% in Italia.

Andando a scandagliare i dati provincia per provincia, emerge che quella di Milano è la più interessata dagli incidenti che coinvolgono i motociclisti: 30,5% rispetto al totale (sempre nel triennio 2015-2017). Ma è nella provincia di Sondrio che si è avuto il maggior di numero di motociclisti deceduti rispetto al totale dei morti in incidenti stradali, per l’esattezza il 37,9%. Se si considera l’indice di mortalità (il numero di morti ogni 100 incidenti) emerge che le province di Sondrio, con un indice del 4.5, di Mantova (3.9) e Brescia (3.1) sono significativamente avanti rispetto a quella di Milano e di Monza e Brianza, entrambe ferme ad un indice dello 0.7. A presentare la più bassa percentuale di incidenti con motociclisti coinvolti è, però, la provincia di Lodi (10,1%), che ha anche l’indice di mortalità più basso della regione (0.6). Lo scenario si modifica ancora se si considerano soltanto le città capoluogo. In questo caso i casi più critici sono rappresentanti dai Comuni di Bergamo, di Como e, stavolta, pure di Milano con percentuali che superano in tutti e tre i casi il 25% di incidenti con motociclisti sul totale dei sinistri. Infine, vale la pena sottolineare come le rotatorie si dimostrino un ottimo strumento di riduzione dell’incidentalità (indice di mortalità pari allo 0.2) mentre dossi (5.6), strettoie (5.6) e gallerie (5.5) siano in cima alla classifica di pericolosità per i motociclisti. «La categoria dei motociclisti – commenta Riccardo De Corato, assessore regionale alla Sicurezza e alla Polizia locale – è particolarmente esposta ai pericoli della circolazione stradale ed ai comportamenti scorretti degli altri utenti della strada. È pertanto necessario intervenire con urgenza e maggiore efficacia sulle strade e sui comportamento degli utenti».