Incidente a Saronno: "Orribile sapere della loro morte, a scuola un'atmosfera surreale"

Parlano gli amici dei tre ragazzi scomparsi nell’incidente di venerdì

Matteo e Alessandro, morti nell'incidente a Saronno (Newpress)

Matteo e Alessandro, morti nell'incidente a Saronno (Newpress)

Saronno (Varese), 6 dicembre 2017 - «L’atmosfera in questi giorni a scuola è davvero surreale: è tutto silenzioso. Neanche all’intervallo c’è la consueta confusione. La scomparsa di Matteo e Alessandro ha davvero gelato non solo i loro compagni di classe ma tutta la scuola». È lo sfogo di uno degli studenti dell’istituto Prealpi di via San Francesco dove Matteo Carnelli frequentava il secondo anno di alberghiero e Alessandro Masini il terzo di liceo sportivo. I due ragazzi, il primo 15enne residente a Rovello Porro e il secondo 16 di Saronno, sono morti con il 21enne Davide Greco venerdì sera nel drammatico incidente avvenuto tra viale Lombardia e via Como. I tre giovani erano passeggeri della Fiat Punto condotta da un 22enne di Rovello Porro che è sopravvissuto riportando diverse fratture.

L'utilitaria si è scontrata con il camion guidato da un 25enne di Uboldo che stava trasportando un carico di sale per la prevista nevicata. Dopo i soccorsi sul luogo dell’incidente sono entrati in azione i carabinieri che hanno effettuato i rilievi che, con i risultati delle autopsie di ieri, confluiranno in un fascicolo aperto dalla procura di Busto Arsizio. Per Saronno e Rovello Porro è il momento del dolore. I funerali di Alessandro e Matteo, da sempre amici e compagni di scuola e di squadra alla Rovellese, si terranno domani alle 14,45 in Prepositurale a Saronno. Ancora non sono state fissate le esequie del 21enne Davide Greco, che si dovrebbero tenere a Rovello Porro. Nel frattempo i giocatori della Lokomotiv Saronno hanno deciso di tornare in campo per Davide, il dirigente fratello del mister Marco Greco.

«I compagni di squadra di Davide – spiega Simone Mangiafico, portavoce della squadra - mi hanno chiesto di poter tornare a giocare domenica, in casa, con la Robur. Una partita che lo stesso Davide aspettava con emozione perché contro la prima in classifica. Così abbiamo deciso di ripartire e di chiamare a raccolta sugli spalti dell’Ugo Ronchi, domenica 10 alle 11, tutte le persone che gli vogliono bene». Una partita di calcio pensata soprattutto come omaggio a Davide: «Restare fermi vorrebbe dire che qualcosa si è rotto, ma non è così – conclude Mangiafico - Davide non vorrebbe questo! Dobbiamo ripartire tutti insieme. Lo dobbiamo fare per il nostro mister, lo dobbiamo fare per la sua famiglia. Lo dobbiamo fare per tutti noi.»