Raffaella Maria Roberta Pelloni, ma per il mondo Raffaella Carrà. Più che un nome, un simbolo. Un'icona. Una leggenda. Morta a 78 anni, dopo sei decenni di carriera. Sessant'anni di carriera televisiva, musicale: sessant'anni di Raffaella Carra.
- L'attrice bambina
- Nasce Raffaella Carrà
- Il successo televisivo
- Gli anni Ottanta
- Gli anni Novanta: "Carramba! Che sorpresa!"
- Gli anni Duemila
L'attrice bambina
Nata nel 1943 a Bologna, Raffaella Maria Roberta Pelloni approda al mondo dello spettacolo da piccolissima. Ha solo otto anni quando prende parte al film di Mario Bonnard "Tormento del passato". E' la prima di tante esperienze cinematografiche, basti pensare che nel 1958 e il 1959 prende parte ad altri tre film. Il cinema è nel suo dna e infatti nel 1960 consegue il diploma al centro sperimentale di cinematografia.
Nasce Raffaella Carrà
Nella prima metà degli anni Sessanta l'astro nascente romagnolo fa il grande salto: il regista Dante Guardamagna, appassionato di pittura, le consiglia di cambiare il cognome in Carrà. Nasce proprio in quel momento Raffaella Carrà.
Il successo televisivo
"Io, Agata e tu" con Nino Taranto e Nino Ferrer del 1969 è il primo successo televisivo per Raffaella Carrà. Con lei nasce la shogirl in versione moderna, meno ingessata e meno "valletta" ma più protagonista allo show rispetto agli anni precedenti. Quello degli anni Settanta è un decennio d'oro per la stella romagnola: affianca Corrado in "Canzonissima" e proprio in quel programma dà scandalo mostrando l'ombelico nella sigla d'apertura "Ma che musica
Gli anni Ottanta
Musica, cinema e tv: Raffaella Carrà è una e trina. Gira "Barbara", film distribuito solo in Sudamerica, diretta da Gino Landi in Argentina, incide brani che diventeranno presto di culto sfrenato come "Pedro" e "Ratatataplan", ispirato nel titolo dall'omonimo film di Maurizio Nichetti. Nel 1982 affianca di nuovo Corrado, questa volta in "Fantastico 3" insieme a Gigi Sabani e Renato Zero. Erano anni del pionierismo televisivo, dove molti personaggi avevano occasione di sperimentare e creavano quindi soluzioni e trasmissioni innovative. Erano gli anni dei miti, quale era Raffaella Carrà. Nel 1984 "Pronto, Raffaella?" le fa vincere il titolo di "Personaggio televisivo femminile a livello
Gli anni Novanta
Nel 1990 il caschetto biondo si rivede in Rai, con lo shoe "Raffaella venerdì, sabato e domenica... E saranno famosi", che poi ha come seguito "Ricomincio da due". Gli anni Novanta sono anche quelli in cui il mito di Raffaella Carrà sbarca in Spagna. La romagnola conduce "Hola Raffaella", premiato con ben tre TP de oro ovvero il Telegatto spagnolo. Dalla fine del decennio sino all'inizio degli anni Duemila in tv troneggia "Carràmba! Che sorpresa!", programma in cui proprio la conduttrice e gli autori organizzavano sorprese plateali a ignari spettatori del programma. Uno show rivoluzionario, che ha cambiato talmente tanto l'immaginario collettivo da aver coniato il termine "carrambata" per identificare una sorpresa plateale e fragorosa.
Gli anni Duemila
La sua carriera non si ferma, il suoi progetti sono tantissimi. Raffaella Carrà è ormai un'icona di livello planetario tanto che Tiziano Ferro le dedica "E Raffaella è mia", canzone che porta in tutti i suoi concerti in giro per il mondo e che fa ballare milioni di fan. Raffaella Carrà fra Italia e mondo latino. Partecipa con Robbie Williams e Diego Armando Maradona a "La noche dei 10". La sua grande competenza e passione musicale la portano a non fermarsi mai tanto che nel 2013 la vediamo con Noemi, Piero Pelù e Riccardo Cocciante fra i coach del talent show "The Voice of Italy". L'anno dopo è di nuovo in tv, su Raiuno, con un altro talent show "Forte forte forte". Nel 2019 torna in tv con "A raccontare comincia tu", programma di interviste a noti personaggi dello spettacolo. E nel 2020 ecco una nuova consacrazione: arriva "Ballo, ballo", film di Nacho Alvarez con le canzoni di Raffaella Carrà.