Monopattini elettrici: casco obbligatorio per tutti, assicurazione, patentino per i minori

Sono i contenuti della proposta di legge per il Parlamento che Regione Lombardia ha approvato

Monopattini elettrici

Monopattini elettrici

Milano, 8 febbraio 2022 - Casco obbligatorio per tutti (non solo per i minori), un'assicurazione sulla responsabilità civile e corsi periodici di educazione stradale per ottenere il patentino per i minorenni. Sono le regole che Regione Lombardia chiede di applicare per la guida dei monopattini elettrici. Il Consiglio regionale lombardo con 40 voti a favore, 13 astenuti e 11 contrari ha infatti approvato la proposta di legge al Parlamento che riguarda i monopattini.

L'intervento regionale con il testo a firma Lega "mira a rafforzare, attraverso la modifica di alcuni commi, le misure per la circolazione in sicurezza non solo degli utilizzatori dei monopattini elettrici, ma anche degli altri utenti della strada".

Infatti, la proposta prevede, anzitutto, l'obbligo generalizzato di stipulazione della polizza per responsabilità civile verso terzi, assente nella vigente legislazione. Altra novità riguarda l'obbligo per i conducenti minorenni di frequentare "un corso abilitativo gratuito della durata di 4 ore organizzato almeno ogni sei mesi dal Comando della Polizia Locale del Comune di residenza, al termine del quale verrà rilasciata un'autorizzazione".

Infine, richiesto l'obbligo del casco per tutti, anche se maggiorenni, nonché l'obbligo del marchio Ce per tutti i monopattini circolanti pena la sospensione dell'autorizzazione alla conduzione e la confisca dei mezzi.

Soddisfatto il relatore Francesco Paolo Ghiroldi (Lega): "Questa proposta- spiega- è importante sia in riferimento a quanto stabilito dal Parlamento, sia per la serie di migliorie rispetto al testo di partenza". Della stessa opinione il Consigliere Paolo Franco (Fratelli d'Italia): "Mettere delle regole- dice- vuol dire salvare delle vite umane. Ove si può estendere la formazione in materia di prevenzione, è sempre utile farlo".

Se per il capogruppo di Forza Italia Gianluca Comazzi, si tratta "di una serie di proposte molto concrete e al passo con i tempi", di diverso avviso è invece il consigliere di +Europa/Radicali Michele Usuelli, contrario al testo, dopo essersi visto respingere dall'Assessore alla Sicurezza e dal relatore due proposte di modifica. Da parte del Consiglio regionale c'è infatti "un atteggiamento paternalistico rispetto ai giovani". Infatti, per l'esponente radicale i dati informano che "non esiste un tasso di incidentalità maggiore fra i minorenni, così come dagli studi e dalle dichiarazioni degli ortopedici - osserva - ci viene segnalata la necessità di proteggere maggiormente le mani, gomiti e avambracci. Ho chiesto di inserire questi elementi nella plp, ma non sono state accettate le proposte. Non si è voluto intervenire sui veri fattori di rischio".

Pollice verso anche dal M5s, che pure ha visto approvati un emendamento e un ordine del giorno (primo firmatario Marco Fumagalli) tesi a ad introdurre corsi e programmi di educazione stradale nelle scuole. Il centrodestra, come riferisce il capogruppo pentastellato Nicola di Marco in sede di dichiarazione di voto, "vuol far tornare la Lombardia nelle caverne", perché "i tassi di incidentalità dei monopattini non sono maggiori di quelli di altri mezzi". Rivolgendosi alla maggioranza e in particolare all'assessore De Corato, l'accusa dell'esponente pentastellato alla maggioranza è di "essere contro lo sviluppo e la modernità".

Parere estremamente favorevole da parte dell'assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato, che in aula ha ricordato come da giugno 2020 a ieri, Areu sia intervenuta 957 volte nella sola Milano per soccorrere monopattinisti. "Il Governo- ricorda il rappresentante di Palazzo Lombardia - ha tentato di migliorare la normativa, ma, a parer mio, le modifiche entrate in vigore a novembre scorso non hanno in alcun modo incrementato la sicurezza", perché "le frecce, il doppio freno e la riduzione di 5 chilometri orari della velocità non hanno dato, fino ad ora, i risultati auspicati". Ecco perché "casco, un minicorso e assicurazione - conclude - possono essere elementi di tutela per il guidatore e per chi circola in strada".