Covid, l'Rt scende ancora: 0,85. In calo anche l'incidenza, 54 su centomila abitanti

I dati del monitoraggio settimanale, illustrati alla consueta cabina di regia del venerdì. Occupazione dei posti letto in lieve calo sia in area medica sia in terapia intensiva

Tamponi Covid

Tamponi Covid

Roma - Venerdì, giorno dei dati del monitoragio settimanale sull'epidemia Covid. Dalla bozza del report, all'esame della cabina di regia riunita questa mattina, emergono dati confortanti: continua a scendere, nel periodo 25 agosto - 7 settembre 2021, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici che è stato pari a 0,85 (range 0,83 - 0,95), al di sotto della soglia epidemica e in diminuzione rispetto alla settimana precedente quando il valore era pari a 0,92. Scende anche l'incidenza dei casi ogni 100 mila abitanti (ed è questo uno degli indicatori decisionali chiave) che passa, nel valore nazionale, da 64 della scorsa settimana a 54 di quest'ultima (periodo 10-16 settembre).

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Incidenza e indice Rt

Per quanto riguarda l'incidenza, seppure in calo, rimane al di sopra della soglia settimanale di 50 casi ogni 100.000 abitanti, che potrebbe consentire il controllo della trasmissione basato sul contenimento ovvero sull'identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti.  Come detto, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è pari a 0,85 (range 0,83 - 0,95), al di sotto della soglia epidemica e in diminuzione rispetto alla settimana precedente (0,92). Si osserva una diminuzione anche dell'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt=0,86 (0,82-0,90) al 7 settembre contro Rt=0,90 (0,86-0,94) al 31 agosto. E' elevata la elevata proporzione di soggetti giovani e asintomatici evidenziata dai dati epidemiologici pubblicati dall'Istituto Superiore di Sanità.

La situazione negli ospedali

Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in lieve diminuzione al 6,1% (rilevazione giornaliera ministero della Salute), con il numero di persone ricoverate in diminuzione da 563 (7 settembre) a 554 (14 settemrbe). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale diminuisce leggermente al 7,2%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in diminuzione da 4.307 (7 settembre) a 4.165 (14 settembre). In diminuzione il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (10.655 contro 13.546 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti resta stabile (33% contro 33% la scorsa settimana).  Aumenta la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (46% contro 43%). Infine, il 21% è stato diagnosticato attraverso attività di screening, dato in diminuzione rispetto la settimana precedente.

La situazione nelle regioni

Quattro Regioni o Province autonome risultano classificate a rischio moderato (sono Abruzzo, Molise, Provincia autonoma di Bolzano e Provincia autonoma di Trento), rispetto alle 3 della scorse settimana. Le restanti 17 Regioni risultano classificate a rischio basso. Solo la Provincia autonoma di Bolzano riporta un'allerta di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza. È quanto evidenzia la bozza del monitoraggio settimanale sull'epidemia da Covid-19 all'esame della cabina di regia, che verrà illustrato oggi. 

Sul piano dell'incidenza, sono Sicilia, Provincia autonoma di Bolzano e Calabria le Regioni e Province autonome che registrano questa settimana il valore più alto relativo all'incidenza dei casi di Covid-19 per 100mila abitanti. In Sicilia il valore dell'incidenza - uno degli indicatori decisionali chiave - è pari questa settimana (periodo di riferimento 10-16 settembre 2021) a 109,1 per 100mila abitanti; nella Provincia autonoma di Bolzano è pari a 90,5 e in Calabria a 84,8. 

I colori delle regioni

Per quanto riguarda il sistema dei colori delle regioni, al momento solo la Sicilia è in zona gialla, mentre tutto il resto della penisola è in zona bianca. L'isola è stata prorogata in zona gialla per altri 15 giorni, ma i dati sono in  miglioramento tanto che 11 comuni su 12 hanno lasciato la zona arancio e per scendere di "una tacca" nella situazione del rischio.

Preoccupa di più la Calabria, che ha numeri da zona gialla. La regione ha superato sicuramente il limite del 15% in area medica segnando il 17%. In terapia intensiva, invece, la regione è al 10%, tanto quanto la soglia per la zona gialla. Oggi si capirà se il valore sarà superiore al 10,0%. In questa situazione anche qualche letto in più può spostare una Regione da una zona all'altra, come è già accaduito in Sicilia. 

Marche, Toscana e Sardegna hanno superato il limite delle terapie intensive, ma non la soglia in area medica e perciò quasi sicuramente resteranno in zona bianca. Altri dati da tenere d’occhio sono quelli riguardanti i ricoveri in area medica in Basilicata (13%) e in Campania (10%): in entrambi i casi i valori delle rianimazioni non preoccupano, restando ben al di sotto della soglia. Infine, da valutare nelle prossime settimane anche la situazione dell’Umbria, con l’8% di posti letto occupati in terapia intensiva.

E la Lombardia?

La Lombardia si conferma in zona bianca. Merito anche di una buona campagna vaccinale. Qualche giorno fa è stato raggiunta la soglia dell'80% della popolazione lombarda vaccinata con ciclo completo. "Un traguardo importante che ci fa sentire più tranquilli, considerato che per la maggior parte delle infezioni sopra tale soglia si comincia a parlare di 'immunità di gregge'. Credo che, se chi ancora non ha aderito si convincerà, le problematiche legate al Covid si ridurranno in maniera sostanziale e, mi auguro, definitiva", ha detto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana.

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"Contro la Delta serve una copertura vaccinale maggiore"

"La circolazione della variante Delta è prevalente in Italia. Questa variante è dominante nell'Unione Europea ed associata a un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in paesi con alta copertura vaccinale". Lo rileva la bozza del report settimanale di monitoraggio di ministero della Salute e Iss, che ricorda: "Una più elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenute da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità. E' opportuno - aggiunge il report - continuare a garantire un capillare tracciamento, anche attraverso la collaborazione attiva dei cittadini per realizzare il contenimento dei casi; mantenere elevata l'attenzione e applicare e rispettare misure e comportamenti raccomandati per limitare l'ulteriore aumento della circolazione virale".